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Oscar 2022: vince I segni del cuore. Will Smith: il pugno del miglior attore protagonista

Oscar 2022: vince I segni del cuore. Will Smith: il pugno del miglior attore protagonista

Un Oscar con sorpresa: protagoniste le donne. E due volte Will Smith

Vince la 94° edizione degli Oscar I segni del cuore (CODA), in un emozionante applauso muto della platea.
Il film indipendente che offre uno scorcio prezioso nel mondo dei non udenti porta a casa tre statuette su tre, sgominando le 12 nomination di The power of the dog, le 7 di Belfast e West Side Story, le 6 di King Richard.
Vincono soprattutto le donne: Jane Campion per la miglior regia (The power of the dog), terza donna nella categoria dopo Kathryn Bigelow (2010) e Chloé Zhao (2021); Adriana DeBose, come miglior attrice non protagonista (West Side Story), prima rappresentante della comunità Lgbt a portare a casa una statuetta; Sian Heder, per la miglior sceneggiatura non originale a I segni del cuore (CODA); Jessica Chastain come miglior attrice protagonista (The Eyes of Tammy Faye).

Will Smith: il pugno del miglior attore protagonista

Nel bene e nel male, protagonista maschile della serata è stato però Will Smith. Per l’Oscar come Miglior attore protagonista (King Richard), ma anche per il pugno rifilato a Chris Rock per una battuta di troppo sulla malattia della moglie Jada Pinkett-Smith.  E per il discorso che ha poi tenuto per giustificare il suo atto e che probabilmente passerà alla storia delle premiazioni Academy. Un dovere, il suo, ha spiegato, di “difendere la famiglia e le persone che ama”, essere una luce e un ambasciatore per storie come quelle delle sorelle Williams e della loro famiglia.

Will Smith

Una figura, quella di Will Smith, che ha suo malgrado occultato l’altro grande attore della serata: il sordo Troy Kotsur, vincitore dell’Academy per il Miglior attore non protagonista, secondo attore sordo a vincere un Oscar dopo Marlee Matlin per Figli di un dio minore, anch’essa presente nel film I segni del cuore (CODA).
Uno dei momenti più emozionanti mai visti di ritiro di un Oscar, dove l’attore, nella lingua dei segni, ha ricordato il padre sordo, paralizzato e fisicamente impedito a comunicare, rompendo a commozione il traduttore e strappando un applauso muto alla platea.

Nulla di fatto per i finalisti italiani

Non è riuscita invece la doppietta a Paolo Sorrentino: È stata la mano di Dio, l’ultimo film che racconta la sua giovinezza a Napoli, tra problemi familiari e l’avvento di Maradona nella città partenopea, non ha replicato l’Oscar vinto nel 2014 per La Grande Bellezza.
Non è passato neanche il ‘nostro’ italo-americano Enrico Casarosa, esordiente alla regia per il cartone animato Luca, della Pixar, ambientato in Liguria e che riprende la leggenda di Colapesce. L’egemonia Disney ha continuato invece con il 60° classico Encanto, che si è portato a casa la statuetta come Miglior film d’animazione, e con il premio ai Migliori Costumi per il film Crudelia, andato a Jenny Beavan e lasciando l’ultimo italiano in gara, Massimo Cantini Parrini all’asciutto (era candidato per i costumi di Cyrano).

I sei premi tecnici di Dune

Ha dominato la sezione dei premi tecnici il film distopico di Denis Villeneuve Dune, che ha guadagnato sei premi, accentuando ancor di più la divisione tra la tecnica cinematografica e il valore artistico di un film.
Grandi sconfitti della serata: Dont’ look up, il tanto discusso film Netflix sulla fine del mondo, che rimanda la conquista dello streaming agli Oscar di un altro anno e La fiera delle illusioni, con altrettanti zero premi, così come il teen movie Licorice Pizza.

oscar 2022
Un fotogramma di Dune, dominatore dei premi tecnici agli Oscar 2022

 

 

L’edizione del 2022 ha visto il ritorno alla normalità dopo la fase acuta della pandemia, che portò a proiezioni online e cerimonie senza cerimonieri.
La manifestazione è tornata alla consueta location, il Dolby Theatre di Los Angeles (in una disposizione plateale da ‘Golden Globe’), con la consueta carrellata di star e abiti di alta moda sul red carpet più famoso del mondo, ed è stata presentata da Regina Hall, Amy Schumer e Wanda Sykes.
Ritorno al passato dunque, ma non completamente: sull’altare dello spettacolo e della fruibilità televisiva sono stati sacrificati le consegne live di ben otto premi tecnici, ovvero miglior cortometraggio documentario, miglior montaggio, miglior trucco e acconciatura, colonna sonora originale, miglior scenografia, miglior cortometraggio animato, miglior cortometraggio live action e miglior sonoro. Inoltre, non sono mancate le polemiche per la premiazione ‘off screen’ alla carriera di Samuel L. Jackson – insieme a Liv Ullmann e Elaine May – tenutasi invece, come di consueto, precedentemente alla serata principale.
Al di là dell’organizzazione della serata, ancora da rivedere, l’edizione 2022 di questi Academy Awards rimarrà memorabile, grazie ai momenti già citati: un impavido Will Smith; la ribalta delle donne e una platea a mani alzate, a celebrare un mondo in silenzio che stanotte ha gridato la sua presenza.

Damiano Martin

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