Tra le opere complementari in via di completamento, il Passante Verde risulta ancora da attuare nella sua dimensione progettuale effettiva. Si tratta della realizzazione di una “barriera naturale” per ridurre l’impatto della grande opera e creare una nuova identità territoriale. Il Passante Verde consiste nella realizzazione di un parco lineare lungo 30 km che si estende su una superficie potenziale di 650 ettari. Un progetto promosso da Federazione Provinciale Coldiretti di Venezia, Regione Veneto, Camera di Commercio di Venezia e progettato dallo studio Metroplan di Venezia, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università di Padova. Un progetto unico nel suo genere e la cui realizzazione complessiva ha un costo stimato di 45 milioni di euro, dei quali già 20 utilizzati per il primo stralcio.
Quanto è stato fino ad ora realizzato del Passante Verde?
«Attualmente il progetto è stato realizzato al 40% – spiega Giorgio Piazza, Presidente di Coldiretti Venezia – ma sono fiducioso per il completamento perché le risorse sono già state individuate. I detrattori del progetto dicono che ora come ora non si vede nulla ma bisogna anche capire che le piante devono crescere ed in 3 o 4 anni si vedranno i risultati. Il primo stralcio è già stato concluso, adesso si tratta di metterlo a sistema e una volta realizzato anche il secondo, che creerà il bosco lineare, si avrà un sistema integrato che oltre ad avere funzione di mitigazione sarà fruibile dalla popolazione».
Qual è invece il bilancio di quest’opera complementare all’arteria stradale? «Il bilancio è più che positivo. Il solo fatto che un progetto così innovativo abbia trovato una grande condivisione è significativo. Tanto più che si tratta di un’opera innovativa che mira a mitigare l’impatto di una grande opera come il Passante con l’utilizzo del verde non solo con funzione di barriera ma come sistema integrato. Altro grande senso di lungimiranza è dato dal fatto che nell’ottica del contenimento dei costi, si è puntato sul coinvolgimento delle aziende agricole del territorio per la messa a dimora delle piante e la loro crescita».
Quanto il completamento di un’opera come il Passante Verde può in qualche modo compensare l’impatto che i residenti hanno dovuto subire dall’opera del Passante? «Chiaro che i residenti toccati direttamente dalla realizzazione del Passante mai potranno confrontare la situazione con quella precedente. Ma un conforto potrà essere dato dal fatto che non c’era nemmeno il Passante Verde. Dal punto di vista tecnico dell’inquinamento acustico una volta che la barriera verde sarà cresciuta avrà la stessa efficacia delle normali barriere fonoassorbenti. In più, dal punto di vista dell’inquinamento chimico, va ricordato che le piante per quella che è la loro naturale funzione, contribuiranno all’abbattimento degli agenti inquinanti».
DI FEDERICO BACCIOLO
Sistema urbano +
Opere complementari da completare: il Passante Verde
27 Aprile 2011