La variante Omicron si sta velocemente imponendo in tutta Europa.
Tanto da far stimare che, entro 6/8 settimane, sarà prevalente, colpendo oltre la metà dei cittadini del vecchio continente.
E’ questo quanto emerso nel corso dell’ultimo briefing dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha fatto un punto della situazione generale, evidenziando ancora una volta che, anche riguardo a Omicron, “i vaccini attualmente approvati continuano a fornire una buona protezione contro malattie gravi e morte”.
Casi più che raddoppiati nelle due ultime settimane
A ribadirlo è stato il direttore regionale per l’Europa dell’Oms Hans Kluge.
Dati alla mano, “la regione europea -ha spiegato Kluge – ha registrato oltre 7 milioni di nuovi casi di Covid segnalati nella prima settimana del 2022, più che raddoppiati in un periodo di due settimane”.
Il Paese in cui c’è stato una maggior esplosione dei casi è la Danimarca, dove nella settimana di Natale il tasso di ospedalizzazione di pazienti non vaccinati “è risultato 6 volte superiore ai vaccinati”.
Covid in gravidanza: attenzione
Ma è soprattutto sulle donne in gravidanza non vaccinate che il direttore Oms ha fatto il punto.
Nel Regno Unito, il sistema di sorveglianza ostetrica ha registrato infatti un dato importante.
Tra il mese di maggio e il mese di ottobre 2021, il 96% delle donne incinte ricoverate per Covid 19 non era vaccinato.
“Ebbene, una su tre di loro – ha reso noto Kluge – ha avuto bisogno di supporto respiratorio”.
La situazione cinese
Che la variante Omicron non sia alla fine da sottovalutare è una convinzione anche della Cina, dove, anche per numeri esigui di contagi, si procede ancora con lockdown mirati.
Attualmente, 5,5 milioni di persone sono confinate nelle loro case nella città di Anyang.
I negozi sono chiusi ed è stata vietata la circolazione dei mezzi.
Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa e dai media ufficiali, è autorizzata solo la vendita dei beni di prima necessità.
In gioco ci sono i Giochi olimpici invernali di Pechino, che si terranno tra il 4 e il 20 febbraio e la Cina si è posta l’obiettivo “contagi zero”.
Germania e Italia
In Germania, il tasso di incidenza settimanale è attualmente a 387,9 casi ogni 100 mila abitanti.
Una settimana fa era di 375,7 e la settimana precedente ancora a 239,9.
In Italia, il dato che preoccupa è l’aumento delle occupazioni dei reparti ospedalieri.
Secondo gli ultimi dati Agenas, infatti, sono salite al 26% in 15 regioni e in 6 regioni per le terapie intensive.
In Valle d’Aosta l’occupazione ospedaliera è arrivata al 46% , in Liguria al 39%.
Ma cresce anche in Piemonte (32%), Sicilia (31%), Umbria (31%), Lombardia (29%), Friuli Venezia Giulia (28%), Campania (25%), Abruzzo (24%), Lazio (24%), Veneto (24%), Emilia Romagna (23%), Toscana (22%), PA Trento (21%), Basilicata (20%).
I dati in aumento per le terapie intensive riguardano invece PA Trento (30%), Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (22%), Sardegna (13%), Sicilia (17%) e Puglia (9%).
Consuelo Terrin