Politica +

Firmato il nuovo DPCM. Ecco le nuove disposizioni

Firmato il nuovo DPCM. Ecco le nuove disposizioni

Spostamenti, rientri dall’estero, impianti sciistici, didattica a distanza, bar e ristoranti, alberghi, negozi e centri commerciali, festività.
Il nuovo DPCM è stato firmato e, come atteso, prevede restrizioni che riguardano tutto il periodo che va dal 21 dicembre al 7 gennaio. 

“Abbiamo portato l’indice Rt a 0.91, negli ultimi giorni abbiamo registrato una riduzione degli accessi ai pronto soccorso e nelle terapie intensive, è ragionevole pensare che, nell’arco di un paio di settimane, tutte le regioni siano gialle. Questi dati sono confortanti, ma sono in arrivo le festività natalizie e siamo costretti a prevedere delle misure restrittive per scongiurare il rischio di una terza ondata a gennaio – ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla nazione presentando il nuovo DPCM- Si tratta di misure adeguate e proporzionate. Stiamo evitando un lockdown generalizzato che sarebbe devastante per il Paese”.

Come il precedente, anche questo DPCM prevede, accanto a chiari divieti, delle forti raccomandazioni che riguardano soprattutto le giornate di Natale, Santo Stefano e l’ultimo dell’anno.
“Non possiamo entrare nelle case ma è davvero forte la raccomandazione – ha concluso Conte – di non ricevere in famiglia persone non conviventi”.

Ecco il testo ufficiale del nuovo Dpcm

Natale e festività

Ristoranti, bar e pizzerie, contrariamente a quanto inizialmente era trapelato, nelle aree gialle potranno aprire per il pranzo anche a il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio ma, anche in questo caso, ogni tavolo potrà ospitare al massimo quattro persone, a meno che non si tratti di persone conviventi.
Restano poi in vigore le disposizioni già note: il consumo al tavolo sarà consentito dalle 5.00 alle 18.00, orario oltre il quale sarà invece vietato consumare cibi e bevande anche per strada.

Diverso per le regioni o aree arancioni e rosse, dove ristoranti bar e pizzerie resteranno aperti dalle 5.00 alle 22.00 solo per l’asporto. La consegna a domicilio, invece, è sempre consentita.
La novità riguarda però i ristoranti degli alberghi, che il 31 dicembre dovranno chiudere alle ore 18.00. Non si potranno quindi organizzare veglioni e cene. Gli ospiti potranno essere così serviti solo in camera.

Il coprifuoco

Ovunque, viene mantenuto il coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00, eccezion fatta per il primo giorno dell’anno, quando il coprifuoco si estenderà fino alle 7-00 del mattino.

Spostamenti

Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno interdetti gli spostamenti tra regioni e da/per le province autonome di Trento e Bolzano, anche per raggiungere le seconde case.
Il 25, 26 dicembre e l’1 gennaio sono vietati anche gli spostamenti tra comuni.
Sono consentiti invece gli spostamenti per motivi di lavoro, necessità o salute, anche nelle ore notturne. Ugualmente per rientrare nel comune di residenza o per rientrare nelle case in cui si ha domicilio o in cui si abita con continuità o periodicità. “Questo -ha chiarito il presidente Conte-  perché anche le coppie che per motivi di lavoro sono lontane, possano ricongiungersi”.

Rientri dall’estero

Per tutti coloro che intendano partire per trascorrere le vacanze all’estero è prevista, al momento del rientro, la quarantena. Ugualmente, per i turisti stranieri che giungeranno in Italia.

Impianti sciistici e crociere

Gli impianti sciistici resteranno chiusi dal 4 dicembre fino al 6 gennaio. In questo periodo, potranno essere utilizzati solo per la preparazione degli atleti, professionisti e non, in vista di gare nazionali e internazionali e per la disputa delle stesse competizioni. La riapertura dal 7 gennaio agli sciatori amatoriali è comunque subordinata all’adozione da parte della Conferenza delle Regioni di apposite linee guida per evitare gli assembramenti. Le linee guida dovranno inoltre essere validate dal Comitato Tecnico Scientifico.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono inoltre sospese tutte le crociere in partenza, scalo o arrivo in porti italiani.

Scuola

Il 7 gennaio si ritorna a scuola, anche alle secondarie di secondo grado. In ogni scuola, la didattica in presenza sarà garantita nella prima fase ad almeno il 75% degli studenti.

Negozi e centri commerciali

In tutta Italia, i negozi, dal 4 dicembre al 6 gennaio potranno restare aperti sino alle ore 21.00.
Nei centri commerciali, tuttavia, dal 4 dicembre fino al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, potranno restare aperti solo  i supermercati, le farmacie e le parafarmacie, i negozi di articoli sanitari e di tabacchi, le edicole e i vivai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Tag:  coronavirus