Sono un’icona di Venezia. Le bricole, pali di rovere usati per segnalare le vie d’acqua e le maree, a causa dell’usura dovuta all’azione dell’acqua e delle teredini marine, devono essere sostituite almeno ogni 20 anni.
Ci siamo. Con due decreti che intervengono sulla Laguna di Venezia e il fiume Marzenego-Osellino, il Provveditore alle opere pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Cinzia Zincone e il sindaco di Venezia Luigi Brugaro nella veste di Commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019, hanno avviato un piano di sostituzione di circa 800 pali che compongono le bricole presenti nella laguna di Venezia .
La manutenzione di bricole e dame
Si tratta di un intervento di ripristino dei segnalamenti lagunari reso possibile grazie ad un protocollo che, sottoscritto nel 2019 da Provveditorato, Comune e Prefettura di Venezia, prevedeva il censimento e la verifica di tutte le bricole lagunari che versavano in stato di degrado.
Una speciale imbarcazione, dal 20 luglio, circolerà così quotidianamente lungo i canali veneziani segnalando i manufatti di legno che necessitano di essere sostituiti.
Il costo della sostituzione degli 800 pali è pari a 1.350.000 euro, interamente stanziati dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Consentiranno di ricostruire 280 tra briccole a tre pali e Dame – come vengono chiamate quelle formate da 4 o 5 pali di appoggio ed un palo centrale più alto –usate per indicare l’ingresso di un canale.
I tempi di esecuzione dei lavori non dovrebbero superare i 75 giorni e riguarderanno soprattutto le zone di Fondamenta Nuove, San Giuliano, canale di Tessera, Burano nord, San Francesco, Lazzaretto nuovo, San Lazzaro, canale Santo Spirito e nel canale Nuovo di Fusina.
A questo primo intervento di emergenza sulle bricole più usurate, ne seguiranno altri che serviranno a sostituire gradualmente o provvedere alla manutenzione delle circa 5000 bricole presenti nella laguna di Venezia . Il piano appena varato prevede infatti di completare la sostituzione dei pali presenti in tutti i canali di competenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche .
L’importanza delle bricole
Le bricole a Venezia sono a tutti gli effetti delle strutture nautiche che servono ad indicare dove il fondale lagunare è più profondo e ad evitare il rischio di finire in secca.
Sulle stesse bricole è indicato il limite di velocità, generalmente fissato in 20 km in laguna, 11 nei canali navigabili, 7 nella maggioranza dei canali che passano attraverso le barene o nei tratti che costeggiano isole minori e 5 in Canal Grande.
Le bricole indicano anche da quale parte si deve navigare. Sono contrassegnate infatti da targhe rosse, verdi o bianche. Come si interpretano questi colori? Se il rettangolo è bianco significa che il canale si trova sul lato del palo verso cui è spostato il rettangolo rispetto al centro del palo stesso. Se il rettangolo è verde vuol dire che si deve navigare tenendo il palo sulla destra. Infine, se il rettangolo è rosso, il palo va tenuto sulla sinistra.
Un nuovo argine per l’Osellino
Il secondo intervento predisposto dal Provveditorato prevede il ripristino della funzionalità arginale sul ramo morto del canale Osellino, che con passare del tempo si è progressivamente degradato e stava scivolando in canale, ostruendolo. Il ripristino verrà eseguito mediante la posa di tavole, di una nuova fila di pali e di pietrame. Complessivamente l’intervento interesserà 250 metri di argine e verrà a costare 268.000 euro.
“ L’acqua alta dello scorso anno è stata una grande sciagura ma almeno ha portato al risultato di accelerare i tempi su opere che erano state trascurate a favore del Mose – spiega il Provveditore alle opere pubbliche Cinzia Zincone –. Dopo una richiesta di intervento che durava da anni siamo riusciti a sbloccare lavori di manutenzione e ripristino che erano necessari ed urgenti . Voglio ringraziare in particolar modo il sindaco di Venezia perché insieme si riesce a lavorare molto bene”.
Esistono altri progetti già approvati che prevedono l’utilizzo di pali in materiali alternativi e più duraturi nel tempo, che troveranno futura attuazione anche nella laguna di Venezia. L’urgenza degli interventi appena varati dal Provveditore e dal Comune di Venezia ha richiesto però ora l’uso dei classici pali in legno, più facili da reperire.
“Gli eventi negativi che hanno investito la città ci stanno aiutando – osserva il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – perché durante una fase di emergenza, e noi di emergenze ne abbiano avute due in pochi mesi , non è consentito dividerci o litigare ma è necessario collaborare con il massimo rispetto reciproco , ognuno nel proprio ruolo. E quello che è successo sintetizza la storia di tutta la città di Venezia”.