Il vulcano di Stromboli si è risvegliato con una nuova spettacolare eruzione e con un’alta colonna di fumo, lapilli incandescenti e lava. La colata di lava è scesa via via verso il mare, lungo la “Sciara del fuoco”, una zona desertica dell’isola e ha provocato anche una frana.
L’attività del vulcano siciliano era ripresa già da alcuni giorni ed è seguita passo passo dai vulcanologi dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e della protezione civile.
Un forte boato è stato avvertito distintamente dagli abitanti e dai turisti che in questi giorni sono arrivati sull’isola in vacanza.
Durante l’intensa attività esplosiva, i vulcanologi dell’l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, hanno sorvolato con l’elicottero dei vigili del fuoco, accertando che “il flusso piroclastico (ovvero il flusso di magma e gas ad alte temperature che scende dai fianchi di un vulcano) si è originato dal collasso del fianco del cratere nord che ha prodotto un trabocco lavico che si sta riversando lungo la Sciara del Fuoco fino a raggiungere la linea di costa”
Salvo Cocina, direttore generale della Protezione Civile della Regione Siciliana, ha riferito che la nube piroclastica è giunta fino in Calabria.
Lo Stromboli è un vulcano caratterizzato da esplosioni regolari a causa dello scoppio di bolle di gas che risalgono più velocemente del magma circostante; le eruzioni di questo vulcano hanno intervalli che possono variare da minuti a diverse ore.
Pochi mesi fa, a risvegliarsi con una spettacolare eruzione, era stato l’Etna. Era il febbraio scorso e Catania e i paesi circostanti erano stati letteralmente coperti di cenere e lapilli.
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Ambiente, nuova eruzione per il vulcano Stromboli
20 Maggio 2021
Tag: eruzione vulcano