Alle porte di Torino la prima fattoria di insetti italiana scommette sul Novel Food che porterà i grilli sulle nostre tavole nel giro di un paio di anni
Quando andremo a fare la spesa, in un futuro che potrebbe essere non molto lontano, ci capiterà di vedere sugli scaffali la farina di grilli.
Al primo impatto la notizia può far sorridere ma alle porte del capoluogo piemontese, precisamente a Scalenghe, è già attiva un’azienda molto particolare. Italian Cricket Farm, infatti, non alleva mucche, suini, o pecore ma insetti. Nello specifico, grilli.
E’ questa la sua scommessa in campo alimentare: portare i grilli sulle nostre tavole. Già protagonisti dei menù in alcune parti del mondo, in particolare in Oriente, dove vengono normalmente consumati – ma anche in Belgio, Olanda, Svizzera e Francia – i grilli potrebbero diventarlo anche in Italia.
Succederà quando il regolamento dell’Unione Europea sul “Novel Food”, entrato in vigore il primo gennaio 2018, sarà recepito anche nel nostro Paese, permettendo il consumo di insetti per l’alimentazione umana e la loro commercializzazione.
Il più grande allevamento di grilli in Italia
L’azienda, nel frattempo, ha dato vita alla più grande e tecnologica entomo farm d’Italia. Proprio qui infatti si allevano milioni di insetti che al momento sono destinati solo come cibo per animali esotici. Grazie però alla nuova normativa che li identifica come “Novel Food” potranno essere utilizzati anche per produrre farine destinate all’alimentazione umana e crocchette per cani e gatti.
«Sicuramente oggi la nostra cultura alimentare non è abituata a pensare di trovare sul piatto i grilli – spiega Ivan Albano AD dell’azienda piemontese – ma tra un paio di anni potrebbe essere una realtà. Sono insetti ricchi di vitamine, proteine, fosforo, ferro e potassio. Pensate che hanno il 15% in più di ferro degli spinaci e contengono la quantità di B12 del salmone. Nella nostra azienda alleviamo 500 mila insetti al giorno che al momento possono essere impiegati solo come cibo per animali esotici.
I grilli hanno comunque un grande potenziale di utilizzo anche per l’alimentazione umana. Non hanno grassi e possono diventare una valida alternativa per il necessario approvvigionamento proteico indispensabile per l’essere umano. Ci auguriamo quindi che la direttiva UE apra presto questo scenario interessante in cui sarà possibile l’utilizzo della farina di grilli e, successivamente, di mangiare questi insetti. Credo sarà possibile tra un paio di anni».
La farina di grilli: un alimento super proteico
Che sapore avrà la farina di grilli? Viene spontaneo porsi questa domanda perché di fronte all’idea di trovarla al supermercato ancora rimaniamo perplessi. Eppure nel mondo quasi tre miliardi di persone mangiano insetti.
«Si tratta solo di abituarsi – sottolinea Albano – a quello che per ora sembra fantascienza ma è vicino a diventare tra gli alimenti di uso quotidiano. La farina di grilli ha un sapore simile alla nocciola, quindi si amalgama bene con tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati. E’ composta al 100% da grilli essicati. Si ottiene attraverso un processo veloce dove non vengono utilizzati conservanti e addittivi. E’ una farina proteica eccezionale. Per un kg di farina impieghiamo 8 mila grilli.
Il progetto sul quale puntiamo è quello di impiegare i grilli in zootecnia come mangime dei polli da allevamento a terra, all’interno dei cibi per animali domestici e nell’alimentazione umana. Va precisato che la specie commestibile è quella dei grilli Acheta che produciamo assieme al Tenebrio Molitor».
Un insetto risorsa per contrastare la fame nel mondo
«I grilli – conclude Albano – sono visti con interesse dagli scienziati che studiano il rapporto tra l’aumento della popolazione globale e la disponibilità di risorse alimentari, in particolare di proteine. L’allevamento di questi insetti è infatti vantaggioso per diversi aspetti. La velocità di riproduzione, il basso impatto ambientale della produzione e le loro proprietà nutrizionali ne fanno una risorsa importante per contrastare la fame nei Paesi più poveri.
Si allevano all’interno, non necessitano di acqua e il loro valore proteico è del 69% a differenza delle proteine vegetali. Anche il mondo dello sport guarda ai grilli con entusiasmo e attende che arrivino gli integratori da insetti con le super proteine».
Silvia Bolognini