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Non solo Parigi: in Veneto le Olimpiadi della Terza Età

Non solo Parigi: in Veneto le Olimpiadi della Terza Età

Sono scesi in pista i nonni atleti delle residenze emeis Italia di Venezia e Treviso, con ospiti anche da Torino e Milano

Corsa in carrozzina, 100 metri in girello, palline a canestro e pallavolo facilitata.

Sono le discipline sulle quali si sono impegnati per arrivare alla vittoria tanti nonni atleti veneti. Le Olimpiadi di Parigi sono dietro l’angolo, ma gli ospiti delle residenze assistenziali non vogliono insomma essere da meno.

E se, logicamente, non possono certo competere nel salto con l’asta piuttosto che nel nuoto o nel lancio del peso, sono nate per loro le Olimpiadi ad hoc, con versioni alternative delle più famose discipline nelle quali solitamente gli atleti si misurano. Il tutto con una parola d’ordine: divertirsi.

Lo sport che sempre promuove aggregazione e salute

Tanti arzilli “vecchietti” hanno così preso parte alle Olimpiadi della Terza Età organizzate da emeis Italia, un gruppo, che fa parte della divisione francese, esperto nella cura e assistenza di persone fragili. Tra loro, a Venezia, anche gli ospiti di Residenza Venezia e, a Maserada sul Piave, in provincia di Treviso, quelli di Residenza Tre Carpini. Con loro anche anziani delle residenze di Torino e Milano, città e provincia.

Per loro sono state giornate all’insegna dell’allegria e un’occasione di divertimento e socialità. Nelle varie competizioni il vero vincitore è stato lo sport che, come sempre accade, promuove lo spirito di aggregazione, la salute di corpo e anima e abbatte le differenze e i pregiudizi.

I nonni atleti hanno trascorso le giornate di gare all’insegna della spensieratezza, mettendosi alla prova da soli o in compagnia dei bambini delle scuole e degli enti sportivi del territorio.

Attività fisica per un invecchiamento sano

Come sottolinea Alessandra Taveri, amministratore delegato di emeis Italia, sono ormai numerose le evidenze scientifiche che avvalorano l’importanza della pratica di una regolare attività fisica anche nella fascia di popolazione più anziana. Ha infatti effetti positivi su vari fattori psicologici e sulla qualità della vita in generale.

Da un punto di vista fisico in particolare l’esercizio controlla l’ipertensione arteriosa e i livelli di colesterolo, rallenta il declino dell’apparato muscolo-scheletrico e cardiovascolare e previene o ritarda l’insorgenza di malattie croniche legate all’invecchiamento.

Dal punto di vista emotivo aiuta a mantenere la consapevolezza e il controllo del proprio corpo in modo da combattere gli stati depressivi. Senza strafare, i benefici si hanno facendo tutti i giorni alcune attività più indicate quali passeggiate, stretching, acqua gym o pilates.

Le Olimpiadi della Terza Età nelle Rsa, le residenze sanitarie assistenziali, inoltre aggiungono i benefici di un incontro intergenerazionale che promuova lo scambio, la condivisione, ma anche la comprensione e il rispetto delle diversità. Mettersi in gioco e competere con altre persone inoltre rafforza la propria autostima.

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