L’Agcom applica i principi del Consiglio di Stato confermando i provvedimenti per 5 compagnie
Entro 5 giorni dal 29 dicembre, le compagnie energetiche Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie dovranno tornare ad applicare ai clienti delle forniture di gas ed energia elettrica le condizioni contrattuali applicate prima delle modifiche unilaterali introdotte in violazione del Codice del consumo e del decreto Aiuti-bis.
L’Autorità garante della concorrenza e dei mercati ha infatti confermato parzialmente i provvedimenti cautelari emessi il 12 dicembre, applicando i principi espressi dal Consiglio di Stato nell’ordinanza con cui ha in parte sospeso il provvedimento nei confronti di Iren.
In altri termini, il giudice amministrativo ha limitato la portata dell’articolo 3 del decreto Aiuti-bis ai soli contratti che non siano già scaduti, escludendo invece i rinnovi contrattuali conseguenti a scadenze concordate dalle parti.
Per questo motivo, non sono stati ravvisati dall’Agcom gli estremi per confermare i provvedimenti cautelari nei confronti di altre due società, Hera e A2A, che avevano effettuato le variazioni, come risultante dalla documentazione acquisita agli atti, solo riguardo a contratti con offerte economiche in scadenza.
Il decreto, convertito il 21 settembre nella legge 142/2022, prevede la sospensione, dal 10 agosto 2022 al 30 aprile 2023, dell’efficacia delle clausole contrattuali che autorizzano le società di vendita di gas ed elettricità a modificare unilateralmente il prezzo di fornitura, così come le clausole di preavviso collegate a tali variazioni.
Il testo di legge prevede già l’esclusione dall’applicazione della norma delle modifiche di prezzo che si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto.
Adesso, l’intervento dell’Autorità antitrust ha stabilito la sospensione dell’efficacia di tutte le comunicazioni di modifiche unilaterali e/o di rinnovo, aggiornamento o variazione delle condizioni economiche di vendita di contratti a tempo indeterminato prive di una chiara, effettiva e predeterminata o predeterminabile scadenza.