Sono ripresi i negoziati tra Russia e Ucraina.
Nella mattinata del 21 marzo le parti si sono confrontate per un’ora e mezza, riprendendo in videoconfenza per gruppi di lavoro nel primo pomeriggio.
Tuttavia, mentre il primo ministro israeliano Naftali Bennet, nel corso di una conferenza ha annunciato che “sono stati fatti dei progressi anche se restano ancora grandi gap da colmare e c’è quindi ancora molta strada da fare perché ci sono questioni controverse e fondamentali”, il portavoce del Cremlino Dmity Peskov ha dato una lettura diversa della fase di trattativa sostenendo che “il livello di progressi nel negoziato non è all’altezza di quello che vorremmo”.
Mentre dunque continuano a cadere le bombe sulle città ucraine e a Kiev è stato annunciato un nuovo coprifuoco da stasera fino a mercoledì mattina, i gruppi di lavoro continuano a confrontarsi e a dare disponibilità a ospitare i prossimi colloqui è ora anche la Svizzera, che si propone come nuovo Paese mediatore.
Per il momento, però, un faccia a faccia tra i due presidenti Putin e Zelensky non sembra vicino.
“Per iniziare a parlare di un incontro tra i due presidenti – ha detto il portavoce del Cremlino Peskov – bisogna prima fare i compiti, vale a dire che si devono tenere i negoziati e concordare i risultati. Finora semplicemente non avrebbero nulla da formalizzare, non ci sono accordi che potrebbero formalizzare”.
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Negoziati Russia-Ucraina: si procede con i gruppi di lavoro
21 Marzo 2022