Valido fino a fine 2023 e destinato alle aziende fino a esaurimento delle risorse
L’acronimo, Neet, è ormai purtroppo ben noto. Perché i giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione in Italia sono ormai quasi il 20% del totale di chi ha tra 19 e 29 anni, con punte del 35% in 9 province del Sud del Paese.
Un dato ancor più grave, sul fronte del potenziale sprecato, se si pensa, come ha sottolineato di recente Openpolis in un articolo dedicato proprio al legame tra competenze inadeguate e Neet, che nell’Italia che invecchia i residenti con meno di 18 anni sono oggi più di 9 milioni ma “nel 2050 è possibile che scendano a 7,6 milioni”, con un -18% nello scenario di previsione mediano.
Il bonus Neet 2023
Un tentativo di arginare il fenomeno arriva adesso con il “bonus Neet 2023”, previsto dal Decreto Lavoro.
La possibilità di presentare le domande è stata attivata a partire dal 31 luglio per le imprese (con esclusione delle Pubbliche Amministrazioni) che assumano a tempo indeterminato, fino al 31 dicembre di quest’anno, ragazzi under 30 che risultino iscritti al programma “Iniziativa occupazione giovani” o alla “Garanzia di occupazione per i lavoratori”.
In concreto, il datore di lavoro riceverà per la durata di un anno un aiuto economico pari al 60% del compenso lordo spettante al giovane, assunto sia a tempo pieno che part time. La domanda per la fruizione dell’incentivo va inoltrata dal datore di lavoro all’Inps in via telematica, utilizzando le credenziali Spid, Cie o Cns. Il budget complessivo è di 85,7 milioni di euro e le richieste potranno essere accolte fino ad esaurimento delle risorse.
Come funziona
Il regolamento prevede una riduzione del contributo del 20% in caso di cumulo con altri incentivi o aiuti, esclusi gli sgravi per l’apprendistato professionalizzante, ma, secondo l’interpretazione fornita in una circolare dall’Inps, anche nei casi in cui in cui il giovane neoassunto abbia una retribuzione inferiore ai 35mila euro lordi annui, rientrando così nel taglio del cuneo fiscale. È esclusa l’applicazione nel caso in cui l’assunzione stabilizzi i lavoratori con contratti a termine o riguardi lavoratori domestici o intermittenti e i prestatori di lavoro occasionale.
Il bonus inoltre deve essere fruito, per ciascuna mensilità, entro il mese successivo allo svolgimento della prestazione lavorativa.
La sospensione del periodo di fruizione, con il differimento temporale del periodo di godimento del beneficio, è ammessa solo nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, fermo però restando l’obbligo di fruizione, a pena di decadenza, entro il termine perentorio del 28 febbraio 2025.