Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli psicologi spiega lo stress da Natale
Il Natale piace davvero a tutti? Se è vero che le festività natalizie per la maggior parte delle persone rappresentano un momento di gioia e allegria, in particolare per i più piccoli, è altrettanto vero che non per ciascuno di noi si vivono con lo stesso spirito.
Forse non tutti lo sanno ma esiste lo stress da Natale, un disagio che colpisce diverse persone durante questo periodo dell’anno.
Lo rileva il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), che ne ha analizzato le cause.
Disagio di Natale, la solitudine in mezzo alla folla
Come ha spiegato all’Adnkronos Salute il presidente di Cnop David Lazzari «E’ un vero e proprio disagio fisico che colpisce in particolare chi soffre di depressione. Le motivazioni che portano ad affrontare in modo stressante il Natale sono sostanzialmente tre: solitudine, il momento di bilancio dell’anno e la differenza tra clima festoso esterno e condizioni personali».
I fattori sono dunque diversi, pratici e/o psicologici. Secondo gli esperti si tratta di una vera e propria sindrome che colpisce quasi il 40% della popolazione, soprattutto le persone depresse.
«Le feste possono creare malinconia e stress – sottolinea Lazzari. Sembra quasi un paradosso in un clima di euforia, divertimento e di incontri ma proprio questa situazione amplifica in molte persone la sensazione di solitudine, uno dei sentimenti più diffusi in quest’epoca. Una sensazione che si può avere al di là del numero delle persone che si incontrano. Ci si può sentire soli anche in mezzo alla folla. E le feste amplificano questo sentimento».
Pesa la dimensione consumistica del Natale
Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi analizza poi come fattore che incide a rendere stressante il Natale la differenza, letta sotto vari aspetti, tra le condizioni personali e l’esterno.
Le feste hanno assunto sempre più una dimensione consumistica e ciò contrasta in molti casi con le condizioni che stanno vivendo molte persone.
Molti italiani stanno facendo i conti anche in senso letterale con significative difficoltà, accentuate dalla crisi economica.
In un clima generale di problemi che attanagliano, tra caro bollette e inflazione, il fatto di dover rinunciare o permettersi lo stesso acquisti anche se di fatto non si potrebbe, aggravando così la situazione, genera stress e frustrazione.
A questo si aggiunge il momento particolare che rappresenta il Natale, vale a dire quello di bilancio di fine anno. Un momento per tirare le somme e che spesso mette in crisi le persone.
Facendo i conti con l’inflazione
Non ci sono dubbi che sul Natale 2022 incidono l’inflazione e i rincari che interessano diverse categorie merceologiche.
Un’indagine Ipsos e Synthesio ha rilevato che in relazione al periodo di feste il 17% degli interpellati si dichiara felice; il 13% si sente bene, il 5% esprime sentimenti di indifferenza o tristezza. Una situazione che influisce sull’entusiasmo per i festeggiamenti: poco più della metà, 51%, dice che l’entusiasmo è rimasto invariato rispetto allo scorso anno, ma quasi un italiano su tre afferma che è decisamente minore rispetto al Natale 2021.
Per quanto riguarda i regali, in cima alla lista dei desideri vi sono i soldi, con il 14% che spera di riceverne per le imminenti feste. A seguire si posizionano beni materiali come abbigliamento, libri e profumi, ma anche immateriali come salute e serenità.
Pur distinguendo tra spese per regali, prenzi,cenoni e viaggi durante le vacanze, le aspettative che oscillano tra il 61% e il 74% sono di una riduzione rispetto al 2021.
Il dato che ne risente maggiormente riguarda i viaggi, per i quali il 56% degli interpellati prevede di non spendere nulla o quasi nulla.
