La stima della Cgia di Mestre: un miliardo di euro in meno per i regali. Una nuova tendenza punta sul riciclo degli oggetti usati
Ogni mese, tra cibo, carburante e bollette, la spesa “obbligata” delle famiglie italiane è arrivata a “drenare” ben oltre metà delle risorse a disposizione.
Lo evidenzia la Cgia di Mestre che, sulla base delle analisi del suo Ufficio studi, ammette che non si può escludere che “i prossimi acquisti di Natale subiscano una frenata rispetto a quanto avvenuto nel 2023”.
La soluzione? L’idea lanciata da Subito, in linea con l’aumento generale a questo tipo di mercato, è allora quella di puntare, per i regali, sul riciclo dell’usato.
Un miliardo di euro in meno per i regali di Natale 2024
Lo scorso anno, ricordano gli artigiani mestrini, abbiamo speso poco più di 11 miliardi di euro per i regali da mettere sotto l’albero. Quest’anno, la stima è di una diminuzione di circa il -9%. In altri termini, uscirà circa 1 miliardo di euro dalle nostre tasche, attestando la spesa complessiva attorno ai 10 miliardi.
La Cgia ha anche provato a dare una lettura delle ragioni di questa contrazione. In primo luogo, ovviamente, si punta sulla minore disponibilità di spesa delle famiglie. Ma le difficoltà economiche avvertite negli ultimi mesi non sono l’unica causa del calo degli acquisti previsto per le prossime settimane.
Il secondo aspetto su cui punta l’analisi è legato invece a un tema di stretta attualità: il Black Friday.
“Sempre più persone – fa notare la Cgia di Mestre – anticipano l’acquisto dei regali di Natale a fine novembre, approfittando degli sconti”.
Il riciclo di Natale
Il ricorso all’usato, in questo contesto, diventa allora un’alternativa sempre più presa in considerazione.
Come aveva sottolineato circa un anno fa l’Osservatorio “Second Hand Economy” della Doxa per Subito, il 27% degli italiani ha acquistato almeno una volta un oggetto usato per regalarlo e il 46% lo ha fatto proprio in vista del Natale.
Una tendenza diffusa soprattutto tra la Gen Z e gli Young Millennials: giovani che, dunque, sono anche abituati ad acquistare online, su piattaforme online. Per questo, dallo scorso 18 novembre, Subito ha lanciato la campagna “QRistmas Jumper”, per promuovre il regalo second hand come scelta “cool, smart e sostenibile”.
E il simbolo scelto è un classico: il maglione natalizio, oggetto di un’installazione che lo vedrà protagonista, riprodotto a dimensioni giganti, per 2 settimane in 4 luoghi centrali di Milano. A lungo ritenuto un regalo poco originale, è infatti diventato sempre più, sulla spinta dei nuovi trend, addirittura un “must have”.
I regali usati più di tendenza nel Natale 2024
Il maglione, dunque, non dovrà attendere la fine delle feste per passare al riciclo.
Però, anche se il 25,4% della community lo farebbe indossare a tutti in occasione del pranzo in famiglia, rimane un 29,4% che lo considera ancora l’oggetto più brutto al mondo e un 45,2% che non assicura di indossarlo.
Anche se riciclati, gli oggetti più apprezzati come dono sono dunque altri. E se Subito permette di creare un maglione natalizio virtuale come “veicolo” della propria lista dei desideri, le ricerche sulla piattaforma vedono ai primi posti le consolle di giochi (42,5%), gli articoli sportivi (28%), gli accessori vintage (26%) e pezzi di design esclusivi (25%).
Non mancano però oggetti particolari. Per questo Natale 2024, si passa dalle lampade con le bolle alle moto (in questo caso, preferibilmente nuove), da case isolate nel bosco a macchine fotografiche, fino agli estremi. Con i classicissimi libri (meglio se tanti, per gli appassionati della lettura) c’è anche una tutt’altro che tradizionale capretta tibetana.
Alberto Minazzi