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Natale: 249 euro per i regali. La Gen Z punta sulla sostenibilità

Natale: 249 euro per i regali. La Gen Z punta sulla sostenibilità

Due sondaggi anticipano le tendenze su quanto e cosa troveremo sotto l’albero in questo 2023

Per quest’anno, aspettiamoci meno regali sotto l’albero. Ma anche pensieri più etici e sostenibili. Soprattutto se il dono arriva dai ragazzi della “Gen Z”.
Sono queste alcune delle tendenze principalmente diffuse tra gli italiani in vista degli acquisti per le strenne del Natale 2023. Lo dicono due sondaggi: quello dell’Istituto Piepoli per l’Unione per la Difesa dei Consumatori e quello condotto da Paypal, la società che gestisce uno dei principali sistemi di pagamento digitali.
Dati che riflettono prima di tutto la fase di incertezza economica e la preoccupazione generale per gli effetti dell’inflazione. Al tempo stesso, pur con qualche sacrificio, si cercherà di non rinunciare alle tradizioni. Con anche un crescente occhio di riguardo, specie da parte dei più giovani, all’impatto dei nostri comportamenti su società e ambiente.

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U.Di.Con: spesa media per i regali di 249 euro

Il primo aspetto approfondito dall’Istituto Piepoli per U.Di.Con, contattando un campione rappresentativo di 500 persone, è quello relativo alla spesa prevista per gli acquisti natalizi. La media è di 249 euro, con oltre la metà degli intervistati (il 53%) che ha indicato un tetto di budget proprio a 250 euro. Vi è però anche più di un quarto (il 28%) che prevede di arrivare fino a 500 euro.
E se il 58% ha risposto che pensa di spendere come lo scorso anno e di fare lo stesso numero di regali, la spesa complessiva sarà inferiore al 2022 per il 20% del campione, con la quota che sale al 28% per chi ha dichiarato che farà meno regali.
Tra questi, l’89% ha sostento che l‘inflazione influirà molto (il 40%) o abbastanza (il 49%) sulla sua rinuncia. Il 62% ha affermato di aver intenzione di anticipare gli acquisti per risparmiare.

Cosa regaliamo a Natale

Quanto alle tipologie di regali scelti, nel ventaglio di proposte dei sondaggisti, che escludeva a priori i giocattoli per i bambini, oltre un terzo (il 37%) ha risposto “abbigliamento”, seguito da “profumeria” (27%) e pelletteria e accessori (23%).
Sopra il 10% anche libri (19%), alimentari (18%), gioielli (15%), casalinghi e piccoli elettrodomestici (12%) e giochi (10%). Più marginali altre voci, a partire da tecnologia (9%) e cellulari e smartphone (8%), fino a vacanze e viaggi, che chiudono con il 3%.

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Paypal e il Natale etico

Anche Paypal ha monitorato il peso dell’inflazione sulle tradizioni, rilevando una quota più bassa, ma comunque significativa (69% del campione) che ha dichiarato come i rincari impatteranno sui propri piani. Così il 34% comprerà doni solo per alcuni membri della famiglia, il 27% ha fissato un tetto di budget e il 10% ha risposto che rinuncerà allo scambio di strenne. E a scegliere di anticipare gli acquisti per risparmiare, secondo questo sondaggio, sono soprattutto i più giovani: 1 su 4.

C’è poi anche un 33% del campione (il 21% della Gen Z) che ha spiegato di aver già ridotto negli ultimi anni il numero di doni per questioni etiche e per evitare consumi eccessivi.
È il segno di una tendenza: il 10% acquisterà regali sulla base di princìpi di etica e sostenibilità; il 7% pensa anche a donazioni e cause sociali. E se la scelta “etica” per il 19% passa, oltre che sui regali, anche sulla riduzione delle decorazioni, per queste ultime è crescente l’interesse per quelle “fai da te”, indicate dal 20% degli intervistati.

Alberto Minazzi

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