La voglia di festa e di svago, con l’avvicinarsi del periodo natalizio, cresce.
Ma anche quello 2021 sarà per gli Italiani un Natale contrassegnato dalle limitazioni.
Con l’aumento dei numeri di positivi e ricoverati e l’entrata nella quarta ondata, arrivano infatti le prime ordinanze mirate a contenere il diffondersi del contagio nel periodo delle feste.
Le prime ordinanze locali del Natale 2021
Tra i provvedimenti arrivati nelle ultime ore, c’è quello della Regione Sicilia, che ha già previsto l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto fino al 31 dicembre. La Sicilia va così ad aggiungersi alla Campania, che aveva firmato la proroga dello stesso obbligo fino a fine anno già il 30 ottobre.
Tra i Comuni, la stessa decisione è stata presa ad esempio da Verona, il cui sindaco, Federico Sboarina, ha annunciato anche la previsione della presentazione del Green Pass per accedere ai mercatini di Natale.
A tal riguardo, anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha firmato un’ordinanza che impone da oggi le mascherine all’aperto per fiere e mercatini, a partire dalla festa della Madonna della Salute di domenica 21 novembre. E sono diversi i Comuni in cui potrebbero essere vietate le feste in piazza. Comprese quelle di Capodanno, su cui il ragionamento è stato avviato ad esempio a Trieste.
Viaggi e spostamenti
In continua evoluzione è anche la situazione per chi, nelle prossime feste, intende spostarsi.
Da un lato, ci sono le regole interne al nostro Paese, che si collegano in particolare alla classificazione delle singole regioni all’interno delle diverse fasce colorate. Se, in generale, in zona bianca, il Green Pass è richiesto solo per aerei o treni a lunga percorrenza, le cose infatti cambiano se il colore passa all’arancione o al rosso. In questo caso, il certificato serve anche per entrare o uscire dalla regione di appartenenza.
Il Green Pass è invece già richiesto per chi rientra da un Paese dell’Unione Europea, mentre serve anche un tampone negativo entro 72 ore per chi arriva da altri Stati. Anche al di là delle decisioni dei singoli Paesi, l’UE sta comunque ripensando se ridurre la durata della validità dei test. E sempre la Sicilia ha esteso l’obbligo di tampone anche ai viaggiatori provenienti da Germania e Regno Unito in aggiunta a Usa, Malta, Portogallo, Francia e Spagna.
Sci, locali pubblici e feste
Un cambio di colorazione rischia poi di creare problemi a molti operatori economici messi in ginocchio dalle decisioni legate alle chiusure. Un esempio è quello dei gestori delle piste da sci, che hanno iniziato a riaprire sulla base delle nuove linee guida (Green Pass, obbligo della mascherina, capienza delle cabinovie all’80%). Il ritorno in arancione, infatti, determinerebbe un nuovo stop obbligato.
Se, al momento, non sono previste chiusure degli esercizi commerciali, né limitazioni alle feste e ai pranzi in case private, già il passaggio dal bianco al giallo porterebbe alla chiusura delle discoteche e al dimezzamento della capienza di teatri e cinema. Inoltre, al tavolo dei ristoranti al chiuso sarebbero ammessi soli 4 commensali, se non conviventi. E all’ulteriore peggioramento della situazione, con l’inserimento in fascia arancione, si collegherebbe anche il passaggio obbligato alle consumazioni per solo asporto.
Alberto Minazzi
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