E’ nato ufficialmente oggi, 14 luglio 2021, un nuovo partito.
Si chiama “Coraggio Italia” ed è stato presentato tra il verde degli alberi della cima di Monte Mario e il fucsia delle bandiere mosse da una leggera brezza romana, alla presenza di Luigi Brugnaro e Giovanni Toti, di tanti altri fondatori e simpatizzanti.
Gettate le basi solo un mese fa con la costituzione, all’Hotel Eden di Roma, di un comitato promotore formato da 24 parlamentari, Coraggio Italia si è dato nel frattempo uno statuto e una mission: rappresentare al meglio l’area del centro moderato, liberale, europeista e cattolico.
Una nuova partita per la costruzione di un nuovo Paese
Emozionati ed entusiasti, laddove nel Medioevo si accampavano gli imperatori del Sacro Romano Impero, alla Casina di Macchia Madama, che fu di Margherita d’Austria, figlia di Carlo V, deputati e senatori hanno focalizzato i loro informali interventi su intenti e valori del nuovo partito.
Sottolineando la voglia di ciascuno di “far squadra per arrivare a tirare il calcio d’inizio” di una nuova partita che “punta alla costruzione di un nuovo Paese – ha detto il presidente Luigi Brugnaro – che offra opportunità e lavoro per le nuove generazioni. Siamo moderati, sì – ha continuato- ma anche incazzati forte, perché non basta essere persone perbene per governare un Paese. Bisogna avere le competenze per farlo. Oggi abbiamo l’occasione storica di avere una persona come Draghi alla guida. Ma è da solo e l’Italia ha bisogno di persone che non si girino più dall’altra parte ma che scendano in campo“.
“Un movimento aperto, purché ci siano merito, impegno e volontà collettiva”
L’apertura del nuovo movimento politico, che vuol essere di massa e pronto al confronto, è stata sottolineata anche dal vicepresidente di Coraggio Italia Giovanni Toti. ” Vogliamo un centrodestra ben ancorato ai nostri valori: moderazione, concretezza, meritocrazia – ha detto -. E qui c’è spazio per tutti, purché ci siano merito, impegno e volontà collettiva. Strappare l’applauso è facile ma noi – ha continuato – vogliamo costruire un Paese diverso e abbiamo tutte le energie per farlo”.
“Tutto è nato quando ci siamo chiesti cosa potevamo fare”
E il racconto di come si sono unite queste energie, che attorno a loro ne hanno catalizzate tante altre, è arrivato direttamente dal ct della nuova formazione: il vicepresidente e capogruppo Marco Marin. Che ha ricordato un pomeriggio, in casa del presidente Brugnaro, a condividere l’insoddisfazione per come stavano andando le cose nel Paese.
“Ci siamo chiesti cosa potevamo fare. E’ nata così l’idea di mettersi in gioco davvero con la nascita di un nuovo partito – ha raccontato – Non abbiamo offerto posti, né stiamo facendo una battaglia di posti ma di valori e di idee. Oggi finalmente iniziamo un’esperienza nuova che deve dare a tutti noi speranza, voglia di fare. La possibilità a tutti noi di vincere. Mai contro qualcuno, ma sempre per fare qualcosa. Non ci poniamo limiti. Facciamo squadra: sappiamo che nessuno regala nulla, che ci vuole impegno e che ci vogliono capitani coraggiosi. E a noi non mancano”.
Brugnaro e Toti: due storie di successo
I “capitani coraggiosi“, come vengono chiamati, sono appunto Luigi Brugnaro e Giovanni Toti.
Due uomini che “hanno alle spalle storie di successo -ha detto il senatore Paolo Romani – Le cose nella vita e nella politica non accadono mai per caso. Neppure le storie di successo lo fanno. Luigi Brugnaro è un grande imprenditore, sindaco di una città che è cultura, storia, tradizione. Di una città che si è trovata immersa in una pandemia che l’ha desertificata e che ora sta rinascendo. Ma è anche sindaco riconfermato con successo, il secondo più amato in Italia. E non è figlio della politica, ma della società civile. Giovanni Toti è il presidente della regione Liguria e si è trovato a gestire, prima della pandemia, un dramma che tutti conosciamo, riuscendo a vincere. Anche lui è uno dei governatori più noti e apprezzati d’Italia. Insieme si muovono in uno spazio politico incredibile, in quell’area, che un recente sondaggio ha quantificato pari al 51% degli elettori, che non si riconosce più nel centrodestra e che noi pensiamo di poter rappresentare“.
“Un progetto ambizioso, coraggioso ma fattibile”
Al di là dei sondaggi, non si danno stime d’arrivo, né si fanno pronostici.
“Siamo e saremo una forza politica seria e concreta – ha sottolineato l’onorevole Elisabetta Ripani, tra i fondatori di Coraggio Italia – Tanti giovani hanno deciso di metterci la faccia. Il nostro progetto è certo ambizioso, sicuramente coraggioso, ma fattibile.
La gente non chiede manovre di palazzo alla politica, chiede un’azione coraggiosa, volta alle competenze, alla meritocrazia, al coinvolgimento delle donne e dei giovani. Noi scendiamo in campo con coraggio, entusiasmo e passione. Fatevi avanti anche voi perché – ha concluso- non si cambia il destino di un Paese solo con le polemiche”.
Consuelo Terrin
Auguri “Coraggio Italia” c’è bisogno di gente come Voi.
La serietà del progetto sarà dimostrata se esisterà un vero coinvolgimento dal basso su alcune idee guida Se sarà i solito partitino personale più o meno aziendale sarà destinato al fallimento. Attendo di vedere quanta fiducia accordare