L’annuncio del ministro delle Politiche Giovanili: possibile l’accensione agevolata entro il 31 dicembre
La crescita dei tassi d’interesse bancari dell’ultimo periodo, legata in particolare all’impennata dell’inflazione, non impedirà ai giovani sotto i 36 anni di poter ancora usufruire di un mutuo agevolato per l’acquisto della prima casa.
Lo ha annunciato, con un post su Facebook, il ministro uscente delle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, al termine dell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi.
“Oggi – ha scritto Dadone – abbiamo approvato una norma che salvaguarda i tassi di interesse agevolati sui mutui accesi dai giovani tra i 18 e i 35 anni per l’acquisto della prima casa; in questo modo, i mutui dei giovani continueranno a beneficiare dei tassi agevolati, nonostante l’aumento dei tassi di interesse dell’ultimo semestre”.
La norma, aggiunge il ministro, “vale per tutte le domande di accensione di mutui, finalizzati all’acquisto della prima casa, che saranno presentate fino al 31 dicembre di quest’anno”.
Mutui agevolati per la prima casa degli under 36
L’introduzione di agevolazioni fiscali sulle imposte dirette legate all’acquisto della prima casa, decisa dal Governo per favorire l’autonomia abitativa dei giovani fino a 35 anni di età, è avvenuta lo scorso anno con il decreto “Sostegni bis”. Il termine originario di validità delle agevolazioni, fissato inizialmente dal decreto al 30 giugno 2022, è stato quindi esteso dalla Legge di Bilancio 2022 fino alla fine dell’anno corrente.
I benefici previsti dalla norma sono l‘esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale per tutte le compravendite, soggette o non soggette a Iva. Per le prime, inoltre, viene riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore. È inoltre prevista l‘esenzione dall’imposta di bollo valido per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36 come per gli altri atti d’acquisto a cui si applica l’imposta di registro proporzionale.
I requisiti richiesti
Oltre al limite d’età (i 36 anni non devono essere compiuti nell’anno in cui l’atto è stato stipulato), la norma prevede, per poter accedere all’agevolazione, anche un limite di Isee.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente non deve cioè superare i 40 mila euro annui, con riferimento, per le compravendite stipulate nel 2022, alla situazione dell’anno 2020. Questo a meno di una situazione lavorativa, economica o patrimoniale dei componenti del nucleo familiare significativamente variata (nel qual caso si può far riferimento all’Isee corrente).
Devono essere inoltre presenti i requisiti generali che consentono di usufruire dell’agevolazione per la prima casa. Tra questi, l’acquirente deve avere o stabilire entro 18 mesi la residenza nel comune in cui si trova l’immobile; non deve essere titolare, nemmeno in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione di un’altra casa nello stesso comune; non deve avere gli stessi diritti o la nuda proprietà di un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni “prima casa” (a meno di vendita dello stesso entro un anno dal secondo acquisto).
Alberto Minazzi
E per quei giovani sotto i 36 anni che hanno già stipulato un mutuo variabile a inizio anno 2022 che ora si ritrovano rate sempre più alte…come si pensa di arginare questi interessi così alti che ogni nese aumentano di quasi 60 euro in più??