1250 edifici a elevato rischio sismico. Stop alle costruzioni, presto via agli interventi per la messa in sicurezza. Firmato lo stato di mobilitazione straordinaria per i Campi Flegrei
La situazione è monitorata e sotto controllo.
Ma complessa e preoccupante.
Nel corso dell’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare dell’Italia Nello Musumeci ha fatto il punto sulla situazione degli edifici che gravitano nell’area dei Campi Flegrei, sottoposta negli ultimi mesi a sciami ed eventi sismici costanti legati al fenomeno del bradisismo, con una serie di eventi associati tra i quali la risalita di gas dalla profondità della terra dovuta al muoversi del magma della Caldera, dove sono presenti tanti piccoli vulcani più o meno evidenti, tra i quali i principali sono la Solfatara, il Piccolo Monte Nuovo e il grande cratere degli Astroni.
Musumeci: E’ stato un crimine aver consentito l’insediamento in quell’area
“Nei Campi Flegei 80 mila persone vivono sedute su uno dei vulcani peggiori al mondo -ha ricordato il ministro – E sono 1250 gli edifici ad elevato rischio sismico. Nonostante questo, non abbiamo mai parlato di evacuzione. Tuttavia, la decisione del governo è quella di inserire nel prossimo provvedimento il divieto assoluto ad ogni altra realizzazione di cubatura per edifici abitativi nell’area. E’ già stato un crimine – ha continuato – aver consentito in quell’area negli ultimi 70 anni l’insediamento di 80 mila persone. Chi doveva vigilare non l’ha fatto e questo è grave”.
In questa fase di allerta gialla, 100 tecnici hanno esaminato lo stato di ben 4 mila edifici, rilevando che 1250 risultano a rischio elevato. Questi, e gli altri classificati “a medio rischio sisimico”, continueranno a esser monitorati.
In arrivo un nuovo provvedimento
“Io credo di poter dire che nello spazio di un paio di settimane il Governo sarà nelle condizioni di poter varare un secondo provvedimento e quindi passare dalla fase ricognitiva alla fase degli interventi, partendo sia dalle infrastrutture pubbliche che dalle unità abitative private”.
Nel frattempo, lo sciame sismico prosegue. E il ministro ha firmato lo stato di mobilitazione straordinaria per i Campi Flegrei.
L’ultima scossa di terremoto si è registrata nella notte fra martedì 28 maggio e mercoledì 29 maggio. Accompagnata da un boato, è stata localizzata da Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nei pressi del cratere degli Astroni a una profondità di 2,2 km sotto il suolo, con magnitudo 1,7.
L’evento più importante si è verificato il 20 maggio, con un terremoto di Md 4.4: il più intenso da quando la crisi bradisismica è iniziata, cioè a partire dal 2005.
L’Osservatorio Vesuviano continua le sue attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie.
Quanto a queste ultime, nei giorni scorsi è stato potenziato il monitoraggio sottomarino della caldera con l’installazione di un “nuovo osservatorio multiparametrico per lo studio del processo di degassamento idrotermale sottomarino”.