Il record degli introiti per violazioni stradali spetta a Milano con ben 13 milioni nel 2021 solo grazie all’autovelox
Vigili dietro l’angolo pronti a fischiare in caso di infrazione, divieti di sosta, zone a traffico limitato, controlli sempre più serrati lungo le principali arterie stradali e i temutissimi autovelox. Quando ci si mette al volante, uno dei timori, anche per le persone più prudenti, è quello di incappare in una violazione al codice della strada. E, per un motivo o per l’altro, sarà probabilmente capitato almeno una volta a ognuno di noi di vedersi arrivare a casa una multa da pagare.
Ma le multe, allo stesso tempo, sono anche una delle fonti di entrata per gli enti locali. A dirci quali sono i Comuni che hanno introitato le maggiori somme derivanti dalle sanzioni sono i dati del Ministero dell’Interno. Secondo cui il record va al nord Italia, precisamente a Milano, che nel 2021 ha incassato un totale di 102,6 milioni.
La situazione in Italia, incassi significativi dagli autovelox
Il capoluogo lombardo detiene anche il record per incassi dagli autovelox, posizionati nelle principali strade del territorio comunale. Lo scorso anno grazie a questo sistema sono stati incassati quasi 47 milioni di euro, 13 dei quali proprio a Milano. Seguono in classifica Roma con 94,1 milioni di introiti (4,6 legati all’autovelox) e Torino con 41,5 milioni (5 arrivati da autovelox).
Tra gli altri grandi centri italiani, troviamo Napoli al 9° posto con 9,5 milioni di euro, di cui però solo 27 mila arrivati da autovelox; 10^ invece Venezia con più di 7,5 milioni (2,4 da autovelox). Ancora, restando a nord-est, Trieste è arrivata a 3,2 milioni e 736 mila da autovelox, Trento a poco più di 3 milioni (117 mila proventi da autovelox). Secondo quanto riportato dal Report altre grandi città come Bari, Perugia, Catanzaro e Campobasso non hanno registrato alcun introito dalle violazioni della velocità.
Qualche curiosità
Se si rapporta l’importo medio pro capite delle sanzioni complessive al numero di residenti in testa alla classifica troviamo Bologna con 96 euro ad abitante. Milano è al secondo posto con 74,9 euro, seguono Genova con 61,7 e Firenze 57,9. Pagano meno i cittadini di Campobasso che hanno una media di 10,7 euro, Napoli 10,5 e Catanzaro 10,4.
Calcolando invece i ricavi dalle infrazioni in rapporto alla popolazione la sorpresa arriva da un piccolo paese in Veneto. E’ il Comune di Colle Santa Lucia in provincia di Belluno che, con meno di 360 abitanti ha totalizzato oltre 552 mila euro in un anno. Nel Leccese, Melpignano ha guadagnato quasi 5 milioni di euro tramite dispositivi di controllo a distanza della velocità. Cifra che rapportata ai 2.135 residenti porta alla cifra pagata di 2.300 euro a cittadino.
La denuncia dei proventi dalle multe in Italia: un obbligo poco rispettato
Per legge i Comuni sarebbero obbligati a presentare al Governo entro il 31 maggio di ogni anno i proventi ricavati dalle violazioni del Codice della Strada che poi vengono pubblicati sul portale del Ministero dell’Interno. Ma questo spesso non accade.
Da parte sua il Ministero dei Trasporti ha ribadito che le Amministrazioni che non rispettano l’obbligo di rendicontazione o “utilizzino i proventi in modo difforme da quanto previsto dal codice della strada” vedranno decurtato del 90% l’importo incassato dalle multe per ciascun anno per il quale sia riscontrata l’inadempienza.
una schifezza : le peggiori quelle dei non residenti che arrivano in un posto e non vedono ben segnalato che in quel giorno c’e la pulizia del delle caditoie , e magari hanno pagato il ticket, Una schifezza che con tutte le tasse che si pagano, con tutti i contributi statali i comuni non abbiano pianificato adeguate aree parcheggi! Eccessive le multe quando si superano di 2-3 km i limiti di velocità ! per offrire una definizione : le multe sono l’esatta espressione, incapacita’ ‘ dei sindaci e degli assessori alla mobilità a gestire il problema !