Venduti oltre 60 mila biglietti, + 6% rispetto all’edizione precedente la pandemia
Con la consegna del Leone d’Oro a “All the Beauty and the Bloodshed” della regista statunitense Laura Poitras si è conclusa al Lido un’edizione record della mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
La 79a kermesse, che ha compiuto quest’anno i 90 anni, svoltasi dal 31 agosto all’11 settembre, dopo il buio periodo per il Covid ha riportato in laguna il glamour delle edizioni precedenti la pandemia, con presenze di divi e pubblico.
Sono stati precisamente 60.477 i biglietti venduti per le proiezioni di quest’anno, 12 mila gli accreditati, di cui 2.195 giornalisti (1.328 stampa italiana, 867 stampa estera).
Positivo anche il dato che riguarda le sale di proiezione che sono state occupate al 100%.
Numeri interessanti anche per la realtà virtuale sull’isola del Lazzaretto Vecchio. “Venice Immersive” ha registrato 6.537 prenotazioni, + 11%rispetto al 2019.
Se il Leone d’oro è stato assegnato al racconto della vita della fotografa e attivista Nan Goldin, impegnata nella battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da ossicodone, il Leone d’Argento parla invece italiano.
Ad aggiudicarselo, infatti, è stato Luca Guadagnino per la miglior regia con il film “Bones and all”.
Il film è valso anche il Premio Marcello Mastroianni dedicato a un giovane attore emergente, Taylor Russell, coprotagonista al fianco di Timothée Chalamet.
La pellicola racconta il viaggio on the road di due giovani amanti cannibali.
La Coppa Volpi, invece, è andata a Cate Blanchett e Colin Farrell.