Presenze superiori al 2022 già nei primi cinque giorni. Glamour, feste e pienone in tutta l’isola del Lido e a Venezia. I luoghi del Festival
Chi la pensava una Mostra del Cinema poco attrattiva, priva delle maggiori stars del cinema americano in sciopero, è sconfessato dai numeri.
E dai tanti eventi che si sono susseguiti e che sono in programma per i prossimi giorni un po’ in tutto il Lido di Venezia – in cui non solo le lussuose locations ma anche i tipici chioschi sul lungomare e i nuovi locali sulle spiagge sono costantemente in sold out – e nella città storica, dove appuntamenti glamour e parate di stelle non si sono fatte attendere.
I numeri della Mostra del Cinema
Nei soli primi cinque giorni del Festival Internazionale d’Arte Cinematografica, iniziato mercoledì 30 agosto, la Biennale ha staccato ben 35.496 titoli d’ingresso, registrando un aumento del 9% di partecipazione rispetto allo scorso anno. 6375 gli abbonamenti, il 17% in più del 2022.
Le tante sale in cui si sono tenute le proiezioni hanno ospitato complessivamente 114.851 persone, presenze superiori del 18% sull’anno precedente.
Insomma, un successo nonostante i pronostici dei meno ottimisti.
E pazienza se il red carpet è stato un po’ meno internazionale: registi, attori e celebrità di casa hanno saputo offrire al pubblico accorso in questi giorni lo stesso spettacolo di sempre.
Anche nelle polemiche sollevate, come quella del “Comandante” Pierfrancesco Favino sull’opportunità di far interpretare ad attori italiani i ruoli dei grandi personaggi italiani, come nel caso di Enzo Ferrari, rappresentato invece nell’omonimo film in concorso di Michael Mann dall’attore statunitense Adam Driver.
Il glamour diffuso del Lido di Venezia
D’altra parte, la magia della Mostra del Cinema si è diffusa quest’anno come in epoca pre-Covid lungo tutti i 14 km dell’isola che la ospita.
Da mattina a notte fonda il Lido è un via vai di volti noti e meno noti, di ospiti illustri e di addetti ai lavori, di biciclette, perché alla Mostra ci si va soprattutto così, a prescindere dal look, di lussuosi abiti da sera e di comode scarpe da ginnastica.
E’ il bello del Festival: si vede di tutto un po’.
Anche nei luoghi della Mostra, che non si limitano al tratto del lungomare in cui Palazzo del Cinema, Ex Casinò e la provvisoria (non ci crede nessuno che appare e scompare per l’ occasione, come il cubo rosso della Sala Giardino) Terrazza Biennale in uso Campari fanno il pieno notte e giorno ma si allarga alla Riva di Corinto, verso la laguna, dove il glamour si vive su comodamente su sdraio e pietanze servite da camioncini ambulanti e dove Edipo Re, la barca che ospitò Pier Paolo Pasolini e Maria Callas, con i suoi eventi sostenibili e di forte impatto sociale è diventata una magica istituzione.
Locali pieni, tra cene sofisticate, feste e cocktail party
Non solo: basta procedere lungo l’intero lungomare per vedere come bacari e chef stellati si combinino in un gioco di alchimie capaci di rendere ricchi di charme anche i tipici chioschi solitamente affollati dai ragazzi e dalle famiglie del posto e ora anche dagli ospiti della Mostra del Cinema. Le feste sono ovunque.
Ma a tarda sera, sono i locali delle spiagge a diventare meta prediletta del popolo della notte.
Il nuovo esclusivo Club “Sabia” di Piazzale Ravà, a San Nicolò, che il 2 settembre si è proposto con il Djset di Gianluca Vacchi e dove questa sera si terrà il party “Scarface”, con navette gratuite da Palazzo del Cinema e domani “Barbie Tropical Night”, La Pagoda che, tra le altre serate a tema, il 4 settembre ha affidato a dj ALBERTINO “The Place to be”, l’evento “dove il cinema si fonde con la musica”.
E poi ancora il sempreverde “Pachuka Beack”, nel lembo estremo dell’isola, lato mare, verso la diga e il faro, il nuovo Terrazza M22, stiloso ed elegante, dove il glamour si vive con il palato tra piatti ricercati e ricette tradizionali.
Infine i cocktail bar. Numerosi, sempre pieni, tutti diversi.
Dal centro all’oasi degli Alberoni, sono il punto fermo dell’estate veneziana e in questi giorni anche del pubblico della Mostra del Cinema.
Nel fulcro della kermesse, a bordo piscina o immersi nella natura, propongono ogni tipo di stile.
Il Blue Bar dell’Excelsior, amato dai divi del cinema, il Bistrot de Mar in Piazzale Bucintoro, il winebar No pasa Nada, l’Aquarius e il Macondo degli Alberoni, solo per citarne alcuni.
Le grandi feste di Venezia
Ma la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica non si ferma al Lido.
Tante le feste esclusive anche a Venezia: negli yacht, come quello di Giorgio Armani, che in Arsenale ha portato sabato 2 settembre anche la sua sfilata “One Night Only Venezia”- madrina Sofia Loren – con 700 illustri ospiti internazionali, negli alberghi e nei palazzi.
Al Sina Centurion Palace, in una serata memorabile si è tenuto il Party Diva e Donna che, nella sua 19° edizione del Premio omonimo, ha conferito riconoscimenti a Sandra Milo (per i suoi 50 anni di carriera) e a Rita Pavone, a Enrico Brignano e a Paola Minaccioni.
Vanity Fair ha invece scelto per la sua parata di stelle Palazzina Grassi.
Ma è soprattutto alla Misericordia, dove si è tenuto il gala di amfAR , al quale, tra gli altri, hanno partecipato Carla Bruni, Kate Beckinsale, Luke Evans e Jessie Williams, che il glamour ha fatto notizia unendosi alla beneficienza. Tra la voce di Leona Lewis accompagnata da un’orchestra di 50 elementi e la performance di Rita Ora, l’asta battuta per l’occasione ha fruttato 2 milioni di euro per la ricerca contro l’HIV.
Il cinema
Nel frattempo, sul red carpet, lunedì sera, nella sesta giornata del Festival, è stata la volta di Woody Allen.
Il regista, attore, commediografo e scenografo ottantesettenne è tornato a Venezia dopo 16 anni per presentare il suo cinquantesimo film, “Coup de chance”, girato in Francia e incentrato sul tema del ruolo che fortuna, caso e coincidenze hanno nelle nostre vite.
Allen, che in precedenza aveva annunciato il suo ritiro dal cinema dopo questo film, durante la conferenza stampa del pomeriggio ha ritrattato dicendo che in realtà ha “una bellissima idea per un film a New York se qualche pazzo volesse finanziarla”.
Ad attenderlo davanti a Palazzo del cinema, una grande folla. Tra le tantissime persone presenti, anche un gruppo di attiviste che, coperte dagli applausi del pubblico, gridavano “Spegnete i riflettori sugli stupratori”, legando il loro slogan alle accuse di molestie sessuali per le quali però il regista è stato assolto entrambe le volte.
Consuelo Terrin