Dopo esser comparso dalle acque, il MOSE torna a riposo.
E’ iniziata alle 13.00 la procedura di abbassamento delle paratoie, che sono andate quindi nuovamente a infilarsi nei cassoni sotto il mare.
Il pericolo, anche per oggi, è stato scongiurato.
Venezia non si è allagata.
“Una grande vittoria, una seconda dimostrazione che il sistema delle dighe mobili funziona-ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro – Un sistema che è stato inventato a Venezia, realizzato in molti anni, evidentemente troppi, ma che alla fine sta dimostrando che la città può restare all’asciutto.
La cosa più incredibile è vedere la differenza di marea tra il mare e la laguna quando le dighe sono sollevate. Credo questo sia un tema che riguarda molte isole nel mondo perché l’effetto dei cambiamenti climatici ci obbligherà a vivere in maniera diversa. Noi a Venezia stiamo iniziando ad andare verso nuove direzioni, che prevedono più natura ma anche più tecnologia per poter affrontare serenamente e con il sorriso il futuro”-
16 ottobre: una nuova alta marea?
Il futuro più immediato è già domani.
Le previsioni del Centro Maree, infatti, ripropongono un quadro molto simile a quello di oggi per venerdì 16 ottobre.
Il MOSE si solleverà nuovamente per difendere la città?
In realtà non è automatica la questione. Le previsioni indicano infatti per venerdì 16 un picco di +130 cm alle ore 11.
La quota dei +130, finché il MOSE non sarà a regime, è quella che innesca la procedura di sollevamento. Quindi, il MOSE dovrebbe ritornare in funzione.
Le variabili in gioco
In realtà le previsioni potrebbero variare, perché ci sono due importanti fenomeni che possono determinare una diversa e inferiore marea.
Di appena 5 cm (non più 130, quindi, ma “soli” 125) ma che possono fare la differenza perché, senza il sollevamento del sistema di dighe mobili, il 40% circa della città potrebbe ritornare ad avere problemi di acqua alta.
Sono due le condizioni che tengono al momento la questione al bivio.
Determinanti, per calcolare le più realistiche previsioni di marea per venerdì 16, sono infatti la situazione del vento nel Canale di Otranto e una perturbazione attesa per la mezzanotte proprio su Venezia.
Il bacino si vuoterà?
“Se sul Canale di Otranto il forte vento proveniente da sud continuerà a soffiare per tutto il pomeriggio – spiega il responsabile del Centro di Previsione Maree del Comune di Venezia Alvise Papa – impedirà al bacino di svuotarsi. Se invece ruoterà a nord-ovest, la sessa, svuotandosi il bacino, verrà sbloccata e questo consentirà di dare una previsione di marea meno importante per Venezia”.
Non è questo però l’unico fattore di influenza. “ Sicuramente attorno alla mezzanotte -anticipa infatti Papa – avremo una perturbazione importante che potrebbe rompere la ciclicità dell’onda di marea”.
Intorno alle 23.00, quindi, si attendono previsioni aggiornate.
Il giorno difficile di Chioggia
Nel frattempo, il 15 ottobre è stata una giornata difficile per il comune di Chioggia, dove pure il MOSE ha bloccato l’alta marea ma dove l’acqua ha raggiunto lo stesso il centro storico.
La direzione del forte vento di Bora che si è abbattuto sull’ Adriatico, infatti, ha virato verso Sottomarina, dove c’è stata una tromba d’aria che per fortuna non ha causato vittime ma ha arrecato comunque danni.
Nel contempo, una grande quantità d’acqua piovana si è rovesciata sul centro storico di Chioggia , dove gli scarichi hanno avuto difficoltà a smaltirne il flusso.