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Morto il giornalista Giampiero Galeazzi. Un mito delle telecronache sportive

Morto il giornalista Giampiero Galeazzi. Un mito delle telecronache sportive
Giampiero Galeazzi

E’ morto, all’età di 75 anni, Giampiero Galeazzi, giornalista sportivo e conduttore della Rai.
Indimenticabile voce delle telecronache sportive di tennis e del suo adorato canottaggio, disciplina nella quale ha vinto il titolo italiano nel singolo nel 1967 e la medaglia di bronzo al valore atletico.
Nel 1968, anno in cui ha vinto il titolo italiano nel doppio con un altro canottiere, Giuliano Spingardi, ha partecipato alle selezioni per le Olimpiadi di Città del Messico.
Il pubblico, lo conosce però più come giornalista sportivo.
Assunto in Rai nei primi anni 70, ha accompagnato i tifosi con le sue telecronache entrando poi nelle case degli italiani con programmi di punta come Novantesimo minuto, la Domenica sportiva e Mercoledì sport, dove molti ricorderanno le sue “interviste volanti” a Maradona, Platini o Liedholm, solo per citarne alcuni.
Nel 1988 tenne l’intera Italia incollata al televisore con le sue celeberrime telecronache delle olimpiadi e soprattutto con la finale di Seoul che valse la medaglia d’oro dei fratelli Giuseppe e Carmine Abbagnale. Successe lo stesso con quella dei canoisti Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000.
La sua ultima apparizione in tv è di tre anni fa a ‘Domenica In’ dalla sua amica di una vita, la veneziana  Mara Venier, che lo ha intervistato e che si è conclusa con un pianto e un lungo abbraccio. Galeazzi da anni infatti combatteva contro una grave forma di diabete che gli è stata fatale.

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