Da inizio dell’anno a fine marzo sono aumentate dello 0,4% le denunce di infortunio sul lavoro, quelli mortali segnano un – 2,6%
L’ultimo decesso sul lavoro in ordine di tempo è avvenuto alla vigilia della Festa dei Lavoratori.
E’ accaduto a un operaio 69enne colpito e ucciso dalla forca di una gru mentre lavora in un cantiere nella provincia di Pordenone.
Poche ore prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Cosenza sulle celebrazioni del 1 maggio, aveva sottolineato che non è possibile accettare lo stillicidio continuo delle morti sul lavoro provocate da incurie, imprudenze e rischi che non si dovevano correre e che mille morti sul lavoro in un anno, 1.041 per la precisione da dati del 2023, rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di queste morti, ha sottolineato Mattarella, è inaccettabile.
Sempre in riferimento allo scorso anno l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (Inail) stima ci siano stati 15 incidenti mortali plurimi, quelli in cui hanno perso la vita due o più lavoratori come la strage di Brandizzo, in Piemonte nella quale un gruppo di operai è stato investito sui binari.
I dati dell’Inail per i primi tre mesi del 2024 confermano che il numero di denunce di infortunio è cresciuto del +0,4% rispetto al primo trimestre del 2023. Sono state 145.130, 191 delle quali con esito mortale. La strage continua, tuttavia questi ultimi segnano un -2,6%. Sono stati 5 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 21 in meno sul 2019, 25 in più sul 2020, 6 sul 2021 e due in più sul 2022.
Si tratta di numeri ancora provvisori, ma a livello nazionale i dati rilevati a marzo 2024 evidenziano un decremento dei casi avvenuti durante il lavoro che sono passati dai 124.716 del 2023 ai 124.319 del 2024 segnando uno -0,3%. Per contro sono aumentati del +4,7% quelli in itinere, vale a dire nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, passati da 19.870 a 20.811. Guardando ai casi mortali, sono cresciuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quelli in occasione di lavoro passati da 148 a 151, calati quelli in itinere da 48 a 40.
La diminuzione ha riguardato la gestione Agricoltura con numeri che sono passati da 20 a 18 e il Conto Stato da 8 a 4, mentre l’Industria e servizi è passata da 168 a 169 denunce mortali. Inoltre sono state registrate 4.256 denunce in più di malattia professionale, +24,5%. Le prime 3 malattie professionali denunciate continuano a essere le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.