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Moira, la Regina

Moira, la Regina
Moira Orfei

Fino al 3 marzo, a San Donà di Piave, Open Circus Festival in onore di

Moira Orfei

 

 

Moira Orfei è mancata oramai tre anni fa.
Ma San Donà di Piave non dimentica la sua regina del circo.
In sua memoria, infatti, è stata allestita Open Circus Festival, un insieme di eventi, mostre, tributi e spettacoli dal vivo a lei dedicati che si concluderanno il 3 marzo. La cittadina del Veneto orientale ha messo in campo per questo le sue tre più eleganti location: lo Spazio Mostre Battistella, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il foyer del Teatro Metropolitano Astra. In mostra fotografie inedite di Moira Orfei artista, attrice e donna nel suo quotidiano a San Donà di Piave, i più bei manifesti degli spettacoli ai quali ha preso parte, video, filmati e spettacoli con compagnie internazionali.

Open Circus Festival si concluderà con il «Premio Moira», destinato alle figure dello spettacolo dal vivo che si sono contraddistinte per la qualità dimostrata e per la comunanza coi valori della Orfei. Quest’anno a ricevere il Premio sarà Brigitta Boccoli, moglie di Stefano Orfei Nones.

IL PIAVE NEL CUORE

Le star del mondo del circo e dello spettacolo non si sono fatte attendere, così come i fans di Moira, giunti a San Donà di Piave per omaggiarla.
Sulle rive del Piave la regina del circo e il marito Walter Nones avevano infatti comprato casa intorno agli anni Ottanta e sempre qui avevano voluto fare nascere i loro figli. Villa Orfei, nella frazione di Mussetta, al confine con Noventa di Piave, era stata magione dei conti Ancillotto, poi anche ospedale militare nella Grande Guerra. Quando non era in tournée col suo tendone, Moira dunque dimorava nella storica Villa, la cui fama ha valicato i confini regionali anche grazie alla sua presenza. A San Donà sorgeva il quartier generale del Circo di Moira e lì nascevano gli spettacoli che avrebbero poi conquistato il cuore di milioni di spettatori nel mondo. Ancora oggi, a tre anni dalla scomparsa della diva, il suo ricordo è vivido nella memoria di quanti l’hanno incontrata e hanno potuto apprezzarne il carattere mite, aperto a tutti, disponibile e impegnato fino alla fine a produrre meraviglia col circo. Non a caso è proprio qui, in Duomo, che si è svolta la cerimonia funebre. In tanti ricorderanno la carrozza nera, i cavalli bianchi, la famiglia commossa e tantissima gente comune a seguire il feretro.

Il giorno del funerale di Moira Orfei

MOIRA ICONA POP SENZA TEMPO

“San Donà è la cittadina veneta che ha ospitato i quartieri invernali del circo di Moira e la città in cui risiedeva quando non era in tournée – racconta il professor Alessandro Serena, ideatore e direttore artistico dell’intera manifestazione oltre che nipote di Moira – Non è un caso, dunque, che sia stata San Donà a ospitare questo tributo che evidenzia come il ricordo di Moira sia estremamente vivo e sentito. La mostra “Moira la Regina” in particolare ci ha restituito l’immagine di una icona pop senza tempo, una Callas del Circo che, in quasi settant’anni di carriera, si è conquistata un posto di rilievo nell’immaginario collettivo, nella cultura italiana e nella storia dello spettacolo in veste di artista circense, attrice cinematografica e personaggio televisivo a tutto tondo. Tutto questo – conclude Serena – ci ha guidato nella realizzazione di una serie di iniziative tra il ricordo e lo spettacolo, tenendo gli occhi sulla storia di questa straordinaria artista, ma al contempo guardando al futuro, all’eredità che la Regina del Circo ha lasciato”.

Moira Orfei e Valter Chiari nel film “Gli italiani e le donne”

MOIRA ARTISTA A TUTTO TONDO

Moira Orfei è la più celebre componente della rinomata stirpe di circensi italiana e probabilmente l’artista più rappresentativa a livello internazionale. Unica a reggere il confronto, in quanto a indice di popolarità, con personaggi di altre forme di spettacolo, alterna sin da giovanissima la carriera nel tendone di famiglia e quella nel mondo del cinema e della televisione. Nata in un carrozzone nel piccolo circo del padre Riccardo, detto Bigolon, alla morte di quest’ultimo viene accolta nello chapiteau dello zio Orlando, dimostrandosi una buona “generica” (artista con un’infarinatura di ogni disciplina circense) già all’età di sei anni. Dagli anni Sessanta recita in film di buon successo commerciale e pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano, lavorando al fianco di Marcello Mastroianni, Totò, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Pietro Germi, Mario Monicelli, Dino Risi; partecipa fino ad anni recenti a programmi televisivi di primaria importanza rafforzando la sua immagine presso il grande pubblico.

MOIRA E IL CIRCO

Sposa Walter Nones nel 1961 e due anni dopo fonda assieme al marito il Circo di Moira Orfei, che resterà a lungo l’apice dello spettacolo popolare italiano, riconosciuto nel mondo quale esempio di qualità artistica ed efficienza organizzativa. La coppia segna alcune tappe fondamentali nel settore: dall’estetica della grande attrazione dei primi anni Settanta alle produzioni kolossal, tra le quali spicca il Circo sul Ghiaccio,  considerato dalla critica una delle migliori produzioni italiane del dopoguerra; dallo spettacolo a rivista con Alighiero Noschese (Follie sul Ghiaccio, 1974) alla proposta, con Moira più Mosca negli anni Ottanta, di artisti dell’Est fino ad allora sconosciuti in Occidente; per arrivare infine alla forma odierna, particolarmente attenta al ritmo, all’eleganza e all’organicità dello spettacolo. Quello di Moira è stato il primo complesso italiano a conquistare, nel 1987, un Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, la più importante manifestazione del settore, con un numero di dodici tigri presentato da Massimiliano Nones.

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