Dal 12 giugno a disposizione dei cittadini.
Entro fine estate 354 rastrelliere per 2.266 posti bici.
Mille biciclette a disposizione dei cittadini. A Mestre, a Marghera, in tutte le Città di Venezia. Quindi dalle isole del Lido, Pellestrina, Sant’Erasmo alle frazioni della terraferma.
La direzione è quella di una mobilità sempre più green. Arriva nel comune di Venezia il nuovo servizio di bike sharing all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.
Dal prossimo weekend sarà attivo “Mobike Venice”, il nuovo sistema per muoversi agevolmente da una parte all’altra grazie alla presenza di 800 bici normali e 200 a pedalata assistita che si troveranno nei punti nevralgici della città.
Come funziona Mobike Venice?
Le nuove biciclette sono tutte georeferenziate e individuabili attraverso l’App dedicata, che si può scaricare gratuitamente sul proprio cellulare.
Poterle utilizzare è semplicissimo. Ciascuna viene sbloccata attraverso la scansione del “QR Code” presente sul telaio e dall’effettuato pagamento, che avviene tramite l’applicazione. Si può pagare la singola corsa a tempo o scegliere di abbonarsi per uno o più mesi o per un anno. I costi vanno da un euro per venti minuti di corsa alla possibilità di fare l’abbonamento al prezzo di euro 9,99 per un mese; 19,99 per tre mesi; 54,99 per un intero anno.
Sempre mediante l’applicazione è possibile sapere dove si trovano gli stalli con le biciclette.
In città ne saranno posizionati 120 nei punti più strategici. Ci saranno quindi nei parchi, nei boschi e per favorire il collegamento con Venezia. 3 postazioni saranno a San Giuliano, 2 al Vega e una in corrispondenza del park scambiatore di via dei Petroli.
A regime, entro fine estate si conteranno 354 rastrelliere sul territorio comunale, con 2.266 posti bici. Da venerdì in un info point in Via Poerio a Mestre sarà possibile avere tutte le informazioni sul servizio affidato alla società Movi by Mobike (che è anche il nome della App).
Un nuovo concetto di mobilità sostenibile
Con “Mo Venice” cambia il concetto di mobilità sulle due ruote. «Venezia in questo modo – sottolinea il sindaco Luigi Brugnaro – si allinea sempre più alle grandi capitali europeee. Il futuro è l’intermodalità. Questo non è un servizio di bike sharing tradizionale perché si basa su Gps e tecnologia mobile per offrire una maggiore funzionalità. Il tutto in modo semplice utilizzando una App sul cellulare. Il posizionamento di stalli dedicati nei punti nevralgici della citta, come i parcheggi scambiatori, agevolerà gli spostamenti.
In una zona del centro di Mestre, poiché le biciclette hanno un sistema di blocco da remoto, sarà anche possibile lasciarle dove sia più comodo, senza l’obbligo di riportarle nelle apposite rastrelliere. In questo modo potranno essere sempre a disposizione dell’utente o utilizzate da un altro. E’ un modo per rispondere concretamente a chi chiede di incrementare la mobilità sostenibile. E’ bene che ci siano sempre più persone che utilizzano le biciclette: fanno bene all’ambiente, non inquinano, non fanno rumore e permettono di fare esercizio fisico, che giova alla salute».
Dalle bici a Sant’Erasmo ai monopattini
In bicicletta non solo i cittadini ma anche i futuri turisti. Per questo troverà posto anche a Sant’Erasmo un ciclostallo del nuovo bike sharing. E presto il servizio sarà integrato anche con l’arrivo di 400 monopattini, 100 dei quali al Lido di Venezia. Questo per poter offrire una scelta ancora più diversificata. Ciascuno in questo modo ha la possibilità di scegliere il mezzo più idoneo per spostarsi.
«Venezia è la prima città – spiega il Responsabile Settore Mobilità Sostenibile del Comune di Venezia Roberto Di Bussolo – che sperimenta questo servizio abbinato intermodale biciclette e monopattini. E’ stato fatto un avviso pubblico che ci permetterà di affidare l’incarico all’operatore che avrà presentato la miglior offerta dal punto di vista tecnico ed economico».