Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini è a Venezia.
Ricevuto dal sindaco Luigi Brugnaro, ha fatto una visita istituzionale a Ca’ Farsetti per poi visitare in sopralluogo alcune aree strategiche della città.
Sull’imbarcazione della Capitaneria di Porto di Venezia, assieme al sindaco Brugnaro, al comandante della Capitaneria Piero Pellizzari e alla propria delegazione, il ministro ha percorso il canale Vittorio Emanuele III , visitato la Marittima e il Canale nord.
La visita ha incluso gli approdi temporanei che saranno utilizzati per il Redentore.
Non solo un tour della città da una prospettiva diversa, la sua, ma una verifica diretta, con chi amministra la città, delle condizioni possibili per non far passare più le navi in Bacino San Marco.
Le navi e la scure dell’Unesco
Con l’ultimo decreto legge è stata approvata infatti la destinazione definitiva dell’approdo delle grandi navi fuori dalla Laguna. A questo deve ora seguire una nuova norma sul tema, di immediata attuazione, che imponga da subito lo stop al passaggio nel canale della Giudecca.
La soluzione definitiva è giocoforza lontana per quest’annosa questione.
Come previsto, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che gestisce anche la Laguna di Venezia, ha avviato un concorso di idee per individuare punti di attracco fuori dalle acque protette lagunari. Nel frattempo, però è necessaria una soluzione alternativa alla quale sta guardando con attenzione anche l’Unesco, che minaccia di inserire Venezia nella black list e che in merito si esprimerà durante l’assemblea annuale in calendario dal 16 al 31 luglio.
La soluzione Porto Marghera
Una soluzione era stata proposta già nel 2019 dalla istituzioni locali, con Comune in testa appoggiato da Regione e Autorità Portuale e aveva incontrato il favore del Comitatone e dell’Unesco.
“Le navi a Marghera sono sempre arrivate – aveva detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, salito a bordo di una grossa nave passeggeri per dimostrare la fattibilità della proposta–La soluzione più opportuna è quella di ampliare l’area, attrezzando la banchina sul Canale Nord, quello da cui escono le nuove navi da crociera costruite da Fincantieri a Porto Marghera, perché – aveva sottolineato – le navi le costruiamo qui. Se possono uscire, possono anche entrare”.
Consuelo Terrin