62 italiani tra i 2.682 miliardari globali, con patrimoni da 14mila miliardi di dollari
Il “miliardo” è, in campo economico, un’unità di misura che si addice decisamente più agli Stati che alle persone.
Eppure, nel Mondo, chi ha nel proprio portafoglio somme a nove zeri non manca.
Anzi, sono sempre di più. In Cina e Stati Uniti, in primo luogo. Ma anche in Italia, dal 2023 al 2024, sono cresciuti di 6 unità, passando da 56 a 62.
Il patrimonio detenuto complessivamente dai super ricchi del pianeta, d’altra parte, non accusa flessioni, continuando al contrario ad aumentare.
14.000 miliardi di dollari nelle mani di un’élite
Il quadro emerge dalla decima edizione del “Billionaires Ambitions Report” pubblicato dal gruppo bancario svizzero Ubs.
La ricchezza complessiva nelle mani dei 2.682 miliardari di tutto il mondo è quantificata attorno ai 14 mila miliardi di dollari. Che, scritti in cifre (14.000.000.000.000 dollari), fanno ancora più impressione.
Così come pensare che si tratta di una cifra pari alla somma dei Pil di Italia, Francia, Germania e Giappone messi assieme.
A spingere a un’ulteriore riflessione è il dato tendenziale. Perché il rapporto sottolinea che, in 10 anni, il numero di miliardari è aumentato di quasi il +50% (2 lustri fa erano 1.757) e, nello stesso periodo, il valore degli asset in loro possesso è più che raddoppiato, con un incremento del +121%.
In Italia, che è stato uno dei Paesi europei ad aver fatto registrare la crescita più alta (+23,1%) nel periodo, il patrimonio dei miliardari è passato nell’ultimo anno da 162,3 a 199,8 miliardi di dollari: l’equivalente dell’ 8% dell’intero Pil nazionale
I miliardari nei vari Paesi del Mondo
La situazione cambia di poco guardando al di fuori dei nostri confini. In Francia, per esempio, i 576,5 miliardi di dollari del patrimonio valgono il 18% del Pil e sono ancora meno distribuiti, con “solo” 46 miliardari. E, paradossalmente, anche la distribuzione all’interno dei super ricchi è disomogenea.
Il 36% del totale dei 14 mila miliardi di dollari nelle mani dei 2.682 super ricchi è infatti concentrato nel portafoglio di coloro che si posizionano ai primi 100 posti. Di questi, quasi la metà (43) vivono in Nord America, altri 21 in Europa occidentale e 15 nel Sud-Est asiatico.
Tra i Paesi maggiormente in crescita c’è l’India, i cui miliardari controllano ora un patrimonio di 905 miliardi.
Frena, al contrario, la Cina, che continua la discesa dopo l’impennata del decennio precedente, con una perdita di 300 miliardi.
Il sogno di diventare miliardari: non è impossibile
Ubs evidenzia anche che la crescita del patrimonio dei miliardari ha superato nettamente anche quella del valore delle borse mondiali, anche se il vero boom si è registrato tra il 2015 e il 2020, essendo passati dal +10% annuo di allora all’attuale +1% medio.
A guidare i guadagni del gruppo di super ricchi sono stati soprattutto coloro che operano nel settore tecnologico, con una ricchezza passata in 10 anni da 788,9 a 2.400 miliardi di dollari e una media personale di circa 70,6 miliardi.
Molto bene anche il settore industriale, i cui imprenditori hanno visto nello stesso periodo il loro patrimonio crescere da 480,4 a 1.300 miliardi. Quanto ai miliardari operanti nell’immobiliare, detenevano nel complesso 534 miliardi nel 2015 e quest’anno sono arrivati a 692,3 miliardi di dollari. E se si sta sempre più diffondendo l’idea di alzare le tasse, sia per motivi di equità che per reperire risorse da destinare al welfare (anche se è già diffuso, riguardandone 1 su 15, il fenomeno della migrazione all’estero, anche per cercare un fisco più favorevole), è anche vero che chiunque può cullare il sogno di diventare miliardario: 1.877 di quelli attuali sono infatti imprenditori di prima generazione.
Alberto Minazzi