In tutto il capoluogo lombardo si contano 121 statue, ma fino ad oggi nessuna è mai stata dedicata a una donna, ad eccezione di soggetti di iconografia religiosa o allegorici.
Da qualche giorno però, in Piazza Belgiojoso, a pochi passi dal Duomo e da Piazza della Scala, in uno spazio cittadino raccolto, siede Cristina Trivulzio di Belgijoso, eroina e filantropa del risorgimento che partecipò alle cinque giornate di Milano. Quest’anno, in occasione dei 150 anni dalla sua morte il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha inaugurato una statua raffigurante proprio la sua figura. La donna è interpretata dallo scultore Giuseppe Bergomi sulla base della documentazione iconografica raccolta dalla Fondazione Brivio Sforza, promotrice del progetto su iniziativa dell’Impresa Culturale creativa “Le dimore del quartetto”.
«Milano – ha sottolineato il sindaco Sala – riparte dai suoi valori, dalla sua storia e dalla cultura. Anche dalle Donne, credo che la prossima statua sarà dedicata a Margherita Hack per i cento anni dalla sua nascita».
«L’iniziativa è certamente la prima di azioni future come questa – fa eco il vicesindaco Anna Scavuzzo – con cui Milano rende omaggio alle figure femminili che hanno promosso valori di generosità e intraprendenza rendendo migliore la città».
La statua, alta un metro e ottanta, costruita in bronzo e dal peso di 400 chilogrammi è stata collocata di fronte alla casa di Alessandro Manzoni. Cristina Trivulzio di Belgiojoso, patriota ed eroina del Risorgimento, è nata a Milano dove morì a 63 anni nel 1871. Una personalità poliedrica, giornalista e filantropa, amata e rispettata da grandi intellettuali italiani e stranieri è stata una donna straordinariamente avanti per i tempi in cui è vissuta. Si è sposata a 16 anni, separata a venti, ha ospitato nei suoi salotti personalità di spicco delle guerre d’indipendenza e nel 1840 aprì una scuola per bambini poveri a Locate Triulzi, vicino a Milano. Cristina Trivulzio di Belgiojoso si è sempre battuta per la libertà e per creare un modello di società più inclusivo e sostenibile portando e rendendo visibile lo sguardo e la voce delle donne nel cuore dei grandi temi del suo e del nostro tempo.