Di nuovo in presenza, sia pure con un’ampia parte dedicata al digital. Quella che, dopo il “Fashion Hub Opening” della serata di martedì 21 settembre (in cui è avvenuto anche il lancio della collezione Benetton firmata dal trapper Ghali), ha preso ufficialmente il via alle ore 10 di mercoledì 22 settembre è senza dubbio la Milano Fashion Week della ripartenza post-Covid, sia pure ancora non aperta a tutti, ma solo a pochi invitati muniti di Green Pass.
In ogni caso, l’evento segna finalmente l’atteso ritorno in passerella dal vivo per conoscere, fino al 27 settembre, le proposte dei big e dei nuovi talenti della moda per le loro collezioni Primavera-Estate 2022. Un ricco programma con 173 appuntamenti: 65 sfilate (di cui 42 dal vivo), 75 presentazioni (56 in presenza) e 33 eventi, dei quali solo 4 in forma digitale. Con l’obiettivo comune di accelerare il cambiamento della filiera della moda nell’ottica della sostenibilità, della multiculturalità e dell’inclusione.
Le grandi firme della moda di nuovo a Milano
Già fin dalla prima giornata di sfilate non mancano i nomi più noti del fashion. Si parte con gli show di Fendi (alle 14), Alberta Ferretti (alle 17) e il ritorno di Roberto Cavalli (alle 20). Max Mara (alle 10) apre la giornata di giovedì 23, che ha in calendario, tra gli altri, anche Boss (alle 12), Etro (14), Emporio Armani (17) e Blumarine (18). E si prosegue, venerdì 24, con Tod’s (ore 10), Missoni (11), Prada (15) e Versace (20).
Nel weekend, sarà la volta, tra gli altri di Salvatore Ferragamo (sabato alle 14.30), Dolce & Gabbana (15.30) e Giorgio Armani (19), oltre agli eventi di Gucci al Dazio di Ponente in piazza Sempione e Moncler. Molti gli appuntamenti digital di domenica 26 e lunedì 27, quando si terranno comunque anche le sfilate live di Luisa Spagnoli (per la prima volta alla Milano Fashion Week domenica alle 11) e Alexandra Moura (lunedì alle 10). Pochi, insomma, gli assenti, tra cui Moschino e Valentino.
Le sfilate digitali e i nuovi talenti della moda
Tra i brand che, invece, hanno scelto di presentare la propria collezione in digitale, c’è anche Laura Biagiotti, oltre a Calcaterra, Antonio Marras, Vivetta, Anteprima, Luisa Beccaria, GCDS, Vìen, Elisabetta Franchi, Cividini, Philipp Plein, Annakiki, Dsquared2 ed Emilio Pucci.
Le loro sfilate saranno proposte sulla piattaforma ufficiale e, novità di quest’anno, sul profilo TikTok di Camera Moda, oltre che, in differita, anche su YouTube. Urban Vision posizionerà anche un maxischermo in piazza San Babila.
Tra gli esordienti, hanno scelto la sfilata fisica Colville, Cormio, Andreadamo, Alessandro Vigilante, Defaince by Nicola Bacchilega, Roberto Di Stefano, Aniye By, Iuri, Traffico, Radica Studio, Airin Tribal, ATXV e Quira. Da menzionare anche l’iniziativa “Milano Fashionable Project”, con Amotea, Des Phemmes, Federico Cina, Froy e Traffico che si alterneranno da oggi al 26 settembre nello spazio al quarto piano di Rinascente. E anche Senato Hotel ospiterà le collezioni di alcuni designer emergenti.
Gli altri appuntamenti
In occasione della Milano Fashion Week, Ferrari inaugura il nuovo store in via Berchet il 22 settembre, data in cui si celebra anche il 60° anniversario di Marcolin. Il 23 settembre sarà invece inaugurata presso Armani/Silos la mostra “The Way We Are”, che racconta i 40 anni di storia di Emporio Armani e si terranno l‘evento per il 20° anniversario della collezione Nudo di Pomellato e il party di The Attico. Altro anniversario, i 50 anni di carriera di Chiara Boni, il 26 settembre, quando è stato organizzato un dinner party.
Ricchissimo anche il palinsesto di eventi collaterali organizzati dalla Camera nazionale della moda italiana, con al centro il Fashion Hub, che ospiterà una serie di appuntamenti. E poi le premiazioni (come l’award Camera Buyer e il défilé di Milano Moda Graduate del 26 settembre) e i talk digitali, in cui al centro della discussione saranno posti i temi della sostenibilità, proiettati sullo specifico comparto della moda.
La ricaduta dell’evento
Per questa Milano Fashion Week, Federalberghi Milano prevede in città una presenza di circa 10 mila persone, in gran parte italiane ed europee, con un’occupazione degli alberghi, in particolare i 5 stelle, tra il 60% e il 70%. Sono quindi ancora lontani numeri pre-pandemia, quando le presenze di addetti ai lavori e buyer si attestavano attorno a quota 20 mila, con un’occupazione attorno all’85%. Ma è comunque anche questo un segnale di ripartenza, se si considera che grazie al ritorno dei grandi eventi si torneranno a superare le medie degli ultimi mesi.
L’appuntamento milanese potrà inoltre favorire la ripresa del fatturato del comparto moda, stimata per fine anno attorno al +21%, pari a più di 83 miliardi di euro, dopo una perdita di quasi il 24% nel 2020. Già nei primi 5 mesi del 2021, ad esempio, le esportazioni hanno fatto segnare un +27,6%, che sale al +34,3% considerando solo i Paesi extraeuropei. Certo, anche in questo caso, c’è ancora molto da recuperare, visto che sono attese questa settimana ben poche presenze dall’Asia e dalla Cina (che pure ha fatto registrare a inizio anno un +93,9% di esportazioni). “Sappiamo che è un anno di passaggio – commenta il presidente di CNMI, Carlo Capasa – ma è comunque un anno importante”.
Alberto Minazzi