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Milano-Cortina, l'Italia al Mondo: “Saremo pronti”

Milano-Cortina, l'Italia al Mondo: “Saremo pronti”

Le dichiarazioni del ministro Abodi e del presidente del Coni Malagò alla stampa estera rassicurano sul rispetto delle scadenze a meno di un anno dal via delle Olimpiadi

Quasi 2 settimane dopo l’avvio del countdown finale dell’ultimo anno che manca al 6 febbraio 2026, quando prenderà il via la manifestazione che poi andrà avanti fino al 22 febbraio, l’Italia lancia un importante segnale riguardo alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.
“Noi non siamo immuni alle incognite, ma ci faremo trovare pronti”, ha dichiarato il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, in occasione dell’evento “Milano Cortina 2026: i Giochi dell’Italia si presentano al mondo”, organizzato nella sede romana della Stampa estera di Palazzo Grazioli.
“Nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali – ha aggiunto il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò – ci sono molte rose, ma anche alcune spine, non lo abbiamo mai negato. Ma nell’ultimo anno abbiamo dato una bella accelerata”.
“Siamo orgogliosi – ha proseguito – di aver dato valore aggiunto al nostro mondo, c’è grandissima aspettativa”. Mentre il ministro ha aggiunto: “Milano Cortina 2026? Guardiamo anche oltre il mese dei Giochi. Pensiamo che avremo risultati lusinghieri e già i dati sono confortanti. Obiettivo categorico: il pareggio di bilancio”.

tedofori
Logo olimpiadi MIlano Cortina 2026

 

Milano-Cortina, gli obiettivi dell’“Olimpiade dei territori”

Un’Olimpiade, ha ricordato Malagò, è sempre un evento planetario. Anche quando si tratta di quella invernale, dove si gareggia in sport che “non hanno la stessa popolarità delle discipline estive per evidenti motivi, climatici e geografici”, ha sottolineato il presidente del Coni. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Abodi – è far diventare le Olimpiadi italiane. L’impegno è distribuire tutti gli stimoli possibili attraverso l’Italia, anche dove la neve non si vede mai”.
Il punto di partenza sono dunque numeri importanti. Sono attesi oltre 3.500 atleti di 93 Paesi, che si contenderanno 195 medaglie in 16 discipline olimpiche e 6 paralimpiche, con la grande novità del debutto dello sci alpinismo.

milano-cortina

A queste cifre, il presidente della Fondazione Milano-Cortina ha aggiunto i 2 miliardi di persone che si collegheranno per seguire televisivamente le gare e il milione e mezzo di biglietti venduti.
Ma, dalle parole dei vertici dello sport italiano emerge soprattutto l’idea di dare un taglio nuovo all’appuntamento.
“È un’Olimpiade diversa, che noi chiamiamo Olimpiade dei territori”, ha dichiarato Malagò. “Si tratta di un modello che verrà replicato in futuro e non escludo possa succedere anche a livello estivo. Ho visto tante Olimpiadi, ma noi vogliamo personalizzare la bellezza dei luoghi, delle montagne, delle città, dell’aspetto del food and beverage e la caratterizzazione di essere italiani può essere un valore aggiunto”.

I nodi: dalla pista da bob ai trasporti

Nel corso dell’incontro, i giornalisti stranieri si sono soffermati però soprattutto sui nodi che, a meno di un anno dal via, sembrano poter destare qualche preoccupazione. Il primo riguarda la pista da bob per la quale, dopo aver preso in considerazione diverse soluzioni alternative, alla fine si è deciso di puntare sul rifacimento dell’impianto di Cortina.
“Un atto di cosciente responsabilità: era opportuno fare un investimento che sarà redditizio e sostenibile per il Paese”, ha spiegato Abodi.
“La cosa fondamentale – ha quindi aggiunto il ministro – è che sia sostenibile l’impianto più che il cantiere. Sono state fatte valutazioni sulla possibilità di andare con un “piano b”, ma abbiamo deciso di investire su un’infrastruttura innovativa, con la centrale termica che servirà anche il Palazzo del ghiaccio. Siamo convinti che l’impianto diventerà un’eccellenza e siamo convinti che quello che offriremo al mondo non avrà nulla da invidiare ad altri impianti”.

Milano-Cortina
Il secondo tema caldo, comune peraltro a tutte le Olimpiadi, è quello dei trasporti. In particolare, i media hanno sottolineato come il test event di short track a Milano dello scorso weekend sia coinciso con uno sciopero. “Stiamo portando avanti contrattazioni con sindacati e organizzazioni per il periodo delle Olimpiadi e Paralimpiadi affinché non ci siano gli scioperi”, ha assicurato l’ad della Fondazione Milano-Cortina, Andrea Varnier.

Passo dopo passo, verso l’Olimpiade

A Palazzo Grazioli è stata resa nota anche la partenza-sprint delle vendite dei biglietti, con il superamento di quota 300 mila tagliandi acquistati nei primi 6 giorni dall’apertura.
Quanto alla torcia olimpica, è stato confermato che sarà svelata ufficialmente ad aprile, in contemporanea a Milano e nel Padiglione Italia all’Expo di Osaka. E, nel suo successivo viaggio in giro per l’Italia, toccherà tutti i 63 siti Unesco del nostro Paese.
“L’altro elemento che rappresenterà il fascino dei Giochi – ha rimarcato a riguardo il ministro Abodi – sono i tedofori. Il simbolo della fiaccola va molto al di là del fascino del suo design e per quanto spenta rimane sempre accesa. Il numero dei tedofori è impressionante per una tappa fondamentale del processo di nazionalizzazione e conoscenza del territorio”. Per la promozione di Milano-Cortina 2026 è stato dunque previsto un “roadshow” internazionale di presentazione che passerà, tra le altre città, per Monaco di Baviera, Parigi, New York, Osaka, Tokyo, Oslo, Stoccolma, Seul e Pechino.

Alberto Minazzi

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