In arrivo un nuovo decreto per la gestione dei flussi dei migranti e le indicazioni economiche fondamentali per la manovra
Un’attesa risposta per il presente, un’indicazione fondamentale per il futuro prossimo.
È un Consiglio dei ministri tutt’altro che banale, quello che è stato convocato per oggi, 27 settembre, a Palazzo Chigi. Il Governo sarà infatti chiamato ad approvare un nuovo decreto contenente un pacchetto di misure sulla gestione dei flussi di migranti, con gli sbarchi che continuano ininterrotti sulle nostre coste.
Ma non meno importante sarà l’esame della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Perché dalla Nadef, riguardo a cui si attende purtroppo un ribasso delle stime di crescita dell’Italia, derivano i margini di manovra a disposizione dell’Esecutivo per la prossima Legge di Bilancio.
Migranti: le novità sulle espulsioni
La bozza di testo dei 13 articoli che compongono il decreto legge in materia di immigrazione è stata analizzata nella serata di ieri in sede di pre-Consiglio, aprendo un confronto dal quale potrebbero emergere alcune modifiche dei contenuti. Al momento, si prevede comunque una stretta sulle norme, in linea con quanto già annunciato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Tra le principali novità, un giro di vite sulle espulsioni, che saranno possibili per gravi motivi di ordine pubblico, di sicurezza dello Stato o di pubblica sicurezza anche nei confronti di chi è in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo e per i destinatari di una misura di sicurezza.
Il questore, inoltre, potrà respingere il ricorso dell’espulso qualora ritenga che la sua presenza possa turbare l’ordine pubblico e la sicurezza.
Nuove regole anche per i minori
L’espulsione sarà prevista anche per chi venga sorpreso a mentire sulla propria età, presentandosi come minorenne al fine di aggirare le regole.
Più dibattuta all’interno della maggioranza, sempre riguardo ai minori, è invece la previsione secondo cui, in caso di momentanea indisponibilità di strutture ricettive temporanee il prefetto potrà stabilire l’accoglienza di chi ha almeno 16 anni in una sezione dedicata in un centro ordinario, anche se per non più di 90 giorni.
La tutela rafforzata per le donne e le altre misure
L’intervento del Governo, comunque, non si tradurrà solamente in norme più restrittive. Una significativa novità riguarderà soprattutto le donne, con l’abolizione della previsione del requisito dello stato di gravidanza per il rafforzamento della tutela nell’accoglienza.
La appartenenza al genere femminile consentirà cioè l’inserimento tra le categorie ritenute più vulnerabili, insieme a minori e disabili.
Quanto al tema del sovraffollamento degli hotspot, in caso di elevati flussi in arrivo dal Mediterraneo, il decreto autorizzerà il Ministero dell’Interno di utilizzare nella gestione l’aiuto della Guardia costiera e delle relative attività logistiche.
Più forze in gioco
Sarà al tempo stesso autorizzato, dal 2024 al 2028, il reclutamento nel Corpo di 100 volontari per ogni anno e, nelle situazioni di estrema urgenza, la capienza delle strutture potrà essere raddoppiata.
Gli articoli del decreto prevedono anche il dispiegamento di ulteriori 400 militari, in aggiunta ai 5 mila già impegnati nell’operazione “Strade sicure” per la vigilanza nelle stazioni ferroviarie, a partire da quelle di Milano, Roma e Napoli e uno stanziamento di 20 milioni di euro su base annua per i maggiori impegni legati alle migrazioni gravanti su Polizia e Vigili del fuoco. Infine, si affida al questore la competenza per la decisione preliminare sulle domande di asilo reiterate.
La Nadef e le previsioni economiche per l’Italia
Il secondo tema principale all’ordine del giorno a Palazzo Chigi è quello legato alla presentazione dei dati economici in vista della prossima manovra.
Secondo le anticipazioni, le stime sul Pil scendono dal +0,9% al +0,8% per l’anno in corso e dal +1,4% al +1% per il prossimo. Oltre all’aumento dello spread, sarebbe in crescita anche il rapporto tra deficit e Pil, superando il 5%, con un deciso incremento rispetto alla stima del 4,5% di aprile.
Una Nadef dunque improntata alla prudenza, da cui dovrebbero dunque uscire ristretti i margini decisionali nella Legge di bilancio.
Alberto Minazzi