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Miele della Rinascita: dal cuore di Vaia, il gusto della natura resiliente

Miele della Rinascita: dal cuore di Vaia, il gusto della natura resiliente
Il Miele della rinascita

Un nettare speciale nato dagli orti forestali per promuovere la riforestazione e la biodiversità dopo la Tempesta Vaia

Sembrava la fine di un equilibrio millenario.
La tempesta che, tra il 26 e il 29 ottobre 2018, a Vaia, in Veneto, aveva spazzato via oltre 40.000 ettari di boschi nelle Alpi Centro-Orientali, abbattuti da violente piogge e da un vento fortissimo di 200 km/ora, aveva lasciato dietro di sé un paesaggio devastato.
Ma tra quelle radici spezzate e tronchi caduti, la natura, con la sua incredibile forza, ha iniziato a rifiorire spontaneamente portando con sé un’ insperata opportunità di rinascita.
E alcuni progetti, tra cui LIFE VAIA (acronimo di Valorizzare l’imboschimento dei boschi danneggiati con l’Agroforestazione Innovativa), un’iniziativa innovativa che accompagna la rigenerazione del manto forestale con misure agroforestali temporanee.
Tra i frutti di questa rinascita c’è il miele, un nettare speciale prodotto negli orti forestali, chiamato appunto, in modo evocativo, Miele della Rinascita, a testimoniare la resilienza della natura e il valore della biodiversità.

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Le api negli orti forestali

Un prodotto speciale, invasettato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige come produzione limitata,
Su poche migliaia di metri quadrati di superfici di terreno forestale  vengono coltivate varie specie erbacee ed arbustive di elevato valore commerciale (piccoli frutti, piante alimurgiche, spontanee e commestibili ed erbe officinali), in grado di garantire un’importante entrata alternativa per i proprietari forestali.
All’interno di questi orti dotati di recinzioni, riserve idriche e di un sistema automatico di fertirrigazione alimentato da energia solare, sono inseriti apiari in grado di valorizzare la ricca flora di interesse apistico che si sviluppa dopo eventi distruttivi di varia natura.

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Verso una copertura forestale che fa fronte ai cambiamenti climatici

A Vaia oggi ci sono 16 siti pilota (tra i quali l’area delle Alpi Centro-Orientali), accomunati da un’operazione tesa a ricostruire, in aree colpite da disastri naturali o artificiali, il manto forestale con specie e varietà vegetali più adatte al clima di oggi e a quello futuro. E le superfici coltivate a orto sono il primo passo verso una riforestazione più idonea, meno soggetta ai danni causati dai cambiamenti climatici. Parallelamente alla coltivazione degli orti viene infatti predisposta la rigenerazione della copertura forestale con tipologie di alberi resistenti che, mano a mano, andranno ad inglobare gli orti stessi, il cui compito “temporaneo” è quello di valorizzare i prodotti sostenibili che nascono nelle aree boschive distrutte.
Il progetto proseguirà fino al 2026 con un budget di quasi 6 milioni di euro.

Una devastazione come quella generata dalla Prima Guerra Mondiale

“Il progetto LIFE VAIA si basa su una serie di valutazioni fatte sulla Tempesta Vaia il cui impatto è stato molto simile a quello generato dai bombardamenti e dalla conseguente devastazione del territorio forestale dopo la Prima Guerra Mondiale. Con il tempo, in modo naturale e spontaneo, la biodiversità è rifiorita mostrando la resilienza della natura, la sua capacità di adattamento – spiega Nicola Tormen, direttore di World Biodiversity Association (WBA), uno dei dieci partner operativi del progetto – Il gruppo di lavoro di LIFE VAIA ha deciso quindi di ripartire da questa esperienza storica per cercare nuove soluzioni tecnologiche che non puntassero al semplice ripristino degli alberi abbattuti, bensì a una riforestazione naturalistica volta all’adattamento delle aree forestali ad eventi meteorologici estremi. Un esempio trasferibile in altri Paesi dell’Unione Europea”.

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Nicola Tormen

Il Miele che sembra un confetto

Il “Miele della Rinascita” è un miele con caratteristiche organolettiche particolari: liquido e di color ambra scuro, fruttato e molto dolce, ricorda nel gusto un confetto.
“Nato negli orti forestali delle Alpi Centro-Orientali, è un prodotto con validità di ambassador – aggiunge Tormen – rappresenta infatti il punto di partenza di un progetto più ampio il cui obiettivo è la nascita di un marchio in grado di valorizzare economicamente le attività legate alla biodiversità territoriale”.
Un miele speciale, quindi, sostenuto e valorizzato anche da Le Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani, promuovendo l’apicoltura di territorio e salvaguardando le risorse ambientali e paesaggistiche italiane.

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Nata nel 2001, l’Associazione collabora a livello regionale e provinciale con il mondo dell’apicoltura sviluppando un’agenda nazionale di eventi promossi e sostenuti dalle Città associate. Un impegno che, nell’arco di vent’anni, è stato fondamentale per la conoscenza dei mieli e che ha consentito a oltre 5 milioni e mezzo di consumatori di degustare e scoprire la qualità e la diversità dei numerosi mieli italiani.

Tra gli obiettivi delle Città del Miele c’è ora anche la valorizzazione del Miele della Rinascita attraverso appositi eventi che, contestualmente, intendono promuovere anche le attività legate al progetto LIFE VAIA.

LIFE VAIA nasce dalla sinergia di diversi partner: Veneto Agricoltura; Università di Padova-Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF); Fondazione Edmund Mach (Tn); Comune di Asiago; Azienda Rigoni di Asiago; Comune di Gallio; Association Française d’Agroforesterie (Francia); World Biodiversity Association (WBA); Fiera Longarone Dolomiti; Università di Santiago di Compostela (Spagna) e Venetian Cluster. Le aree geografiche interessate dal progetto sono, al momento, Italia (Veneto e Trentino-Alto Adige), Francia e Spagna.

Claudia Meschini

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