Gran successo della pet therapy alla Scuola Santa Maria dei Battuti di Mestre: anziani e cani insieme, binomio vincente
Affiancare alle cure tradizionali una terapia più dolce, che sfrutta gli effetti positivi della vicinanza di un animale a una persona, è pratica utilizzata già da anni; ma per l’Antica Scuola Santa Maria dei Battuti di Mestre è stata una piacevole novità, che ha subito riscosso grande successo tra operatori, pazienti e familiari, tanto che già si pensa a riproporla anche il prossimo anno.
L’iniziativa ha visto coinvolti oltre venti tra gli ospiti della struttura di via Spalti (circa 350 persone non autosufficienti e una cinquantina di anziani in regime di semiresidenzialità). Sono stati formati due gruppi di dodici persone individuate dalle équipe multiprofessionali (psicologi, logopedisti, fisioterapisti, educatori, infermieri e medici) e poi seguiti dall’associazione “Cani per caso” e da “We animal”. Cinque i cani messi a disposizione: Jago e Minnie, due meticci di 3 e 8 anni, Ella, una maltese di 8 anni, Maya, un golden retriever di 7, e Luise, un border collie di quasi 14 anni. E i benefici, fisici, emotivi e soprattutto psicologici, si sono visti in breve tempo: persone più serene, tranquille, loquaci ed attive.
La scienza ha dimostrato da tempo che il binomio tra cane ed essere umano è vincente per la nostra salute. Solo il fatto di accarezzare un cane ci fa stare meglio, facendo produrre al nostro corpo ossitocina, l’ormone associato all’amore e all’affetto. Secondo una ricerca del 2009 della Human society of The United States, gli anziani che possiedono un animale domestico sono meno depressi e soffrono meno di solitudine. È stato confermato, per esempio, che la presenza di un amico a quattro zampe risveglia l’interesse dell’uomo che interagisce con lui, assorbe la sua attenzione e stimola energie positive.
«Le cure mediche – ha precisato la presidente dell’Antica Scuola, Laura Besio – non sempre bastano ed per questo che abbiamo pensato di introdurre qualcosa di nuovo. La presenza di un animale suscita empatia, diventa motivo di interazione e dialogo. Il cane, grazie alla sua socievolezza, mostra una straordinaria utilità in terapie legate in generale alla difficoltà di socializzazione e di apprendimento, con buoni risultati anche con pazienti affetti da Alzheimer. L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. Lavoriamo affinché progettualità come questa diventino parte integrante delle nostre attività educative».
«Centri come l’Antica scuola dei Battuti – ha commentato l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini – non sono né parcheggi né depositi: sono luoghi in cui le persone che hanno fatto molto passano un periodo della loro vita ed è pertanto nostro compito far trovare loro una casa accogliente».