Sud ancora rovente, Nord colpito da violenti nubifragi. Per i meteorologi, l’anticiclone Caronte ha però le ore contate
Dopo quasi 3 settimane infuocate su tutta la penisola, il meteo in questi ultimi giorni ha letteralmente spaccato in due il Paese.
Così, se il Sud registra ancora temperature roventi per il colpo di coda dell’anticiclone Caronte (che nei prossimi giorni dovrebbe finalmente lasciare spazio a temperature più miti), il Nord si trova a fare i conti con un’ondata di maltempo che sta causando ingenti danni e stavolta anche vittime.
La prima a perdere la vita, a Lissone, in provincia di Monza Brianza, è stata una 58enne che si stava recando al lavoro e si era riparata in attesa che finisse la violenta tempesta abbattutasi su Milano e buona parte della Brianza e della zona settentrionale della Lombardia. Nel momento in cui ha ripreso il suo percorso è stata schiacciata da un grosso albero che le è piombato addosso all’improvviso.
Maltempo al Nord, allerta arancione a Milano
Come spiegano gli esperti de iLMeteo.it, al Nord del Paese l’ingresso di aria fresca e instabile in quota ha provocato un vero e proprio break temporalesco. A causa della tanta energia in gioco, umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera trasportati dall’anticiclone Caronte, e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse si sono venute a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare localmente fenomeni violenti con forti colpi di vento fino a 150 km/h e oltre, grandine con chicchi della dimensione di palle da tennis, nubifragi.
E’ il caso in particolare della Lombardia dove Milano è in allerta arancione per temporali. Per il violento temporale di questa mattina nel capoluogo lombardo, Brianza e l’area settentrionale della Regione sono state centinaia le chiamate ai Vigili del Fuoco per tetti scoperchiati, allagamenti. Molti gli alberi abbattuti, danni anche alle linee dei tram a Milano.
A Monza il nubifragio ha fatto cadere molti alberi e uno di questi caduto su una macchina in via Correggio nella quale viaggiava una famiglia ha provocato il ferimento di un uomo ricoverato in codice rosso al san Gerardo per traumi alla testa. Nel Bresciano ha perso la vita una sedicenne che si trovava nella sua tenda al campo scout di Cedegolo, travolta da un albero caduto. Il campo scout e un altro in via Dorizzo sono stati evacuati.
Situazione critica in Veneto
Anche in Veneto la nuova ondata di maltempo, che questa notte ha scatenato una serie di tempeste, sta creando notevoli problemi. Nel Veronese si segnalano diversi feriti: un paziente in codice rosso, un ragazzo di 16 anni colpito da un ramo a Zimella; 7 in codice giallo e 27 in codice verde soccorsi dal SUEM ai quali si sommano diversi accessi autonomi presso i Pronto soccorso.
Anche nel Trevigiano si registrano feriti: a Treviso sono stati soccorsi 4 pazienti per ferite lacero contuse da grandine; due a Pieve di Soligo; due a Godega Sant’Urbano, mentre sono in corso di accertamento gli accessi autonomi.
Lungo l’elenco dei danni che cresce ora dopo ora. La grandine ha distrutto tetti, automobili, impianti industriali e artigiani. In campagna sono state distrutte coltivazioni, vigneti, frutteti e serre. Colpita anche la linea ferroviaria che risulta interrotta lungo la tratta tra Brescia e Padova.
Il presidente della Regione Luca Zaia, oltre ad aver dichiarato lo stato di emergenza di Protezione civile per i danni a cose e persone, avanza la richiesta di stato di calamità al Governo per quanto riguarda l’agricoltura. In particolar modo si chiede che si intervenga con fondi per far fronte ai notevoli danni subiti ma anche una serie di moratorie e aiuti per le aziende agricole rispetto alle scadenze e alla fiscalità.
Dai nubifragi agli incendi del Sud
Per contro, nel Sud Italia è emergenza calore e incendi. La giornata di oggi 25 luglio sarà ancora rovente con i venti sud-occidentali che spingeranno il gran caldo fino ad Abruzzo e Molise con garbino secco e bollente verso le coste. Sarà però secondo i meteorologi l’ultima giornata con temperature record con picchi di 46°C in Sicilia e 43-44 in Puglia. Mercoledì 26 segnerà ovunque la data della fine dopo 3 settimane tremende, iniziate giovedì 6 luglio.
Intanto però nel Palermitano nella notte sono state evacuate diverse abitazioni a causa degli incendi che da 24 ore hanno colpito diverse zone. Il fuoco ha colpito il monte Inserra, a Palermo, che sovrasta i quartieri Tommaseo natale e San Lorenzo.
Incendio anche a Monte Gallo e nel quartiere Cruillas a ridosso dell’Ospedale Cervello. A causa del fuoco l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo ha annunciato la chiusura fino alle 11. Devastato dalle fiamme anche il Trapanese dove il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e 82° Centro Csar dell’Aeronautica Militare sono stati in azione la scorsa notte per mettere in sicurezza un gruppo di turisti.
Roghi in calo nel 2022, ma ancora sopra la media
Secondo quanto rilevato da Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, nel corso del 2022 l’Italia è stata interessata da incendi di medie e grandi estensioni (superiori all’ettaro) per più di 68.500 ettari: una superficie pari quasi all’estensione del Parco nazionale Gran Paradiso. Anche se questa superficie rappresenta meno della metà di quanto bruciato l’anno precedente, il 40%, il dato è comunque superiore al valore medio delle aree bruciate annualmente in Italia negli ultimi 10 anni.
A livello regionale, è proprio la Sicilia ad avere il triste primato, con oltre il 50% del totale nazionale di territorio incendiato ed è anche risultata la regione che ha subito maggiori danni in termini di superficie bruciata con 4.437 ettari.
Silvia Bolognini