In arrivo Martinho, la tempesta atlantica che colpirà l’Europa sud-occidentale e raggiungerà anche l’Italia
Anche se dal 20 marzo è ufficialmente arrivata la primavera, per chi avesse programmato una gita all’aperto nel prossimo fine settimana è consigliata la prudenza. Perché se la giornata di oggi è ancora caratterizzata da bel tempo, pur se con temperature minime che si sono abbassate significativamente arrivando anche sotto lo zero nelle pianure Centro-Nord, già da domani, venerdì 21 marzo, i meteorologi prevedono un peggioramento.
E’ infatti in arrivo il ciclone Martinho, una tempesta atlantica che investirà dapprima il Portogallo per poi spostarsi rapidamente sulla Spagna fino ad arrivare in Italia, portando piogge alluvionali, forti venti, possibili tornado e mareggiate.
“Sul nostro Paese – spiega Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media di iLMeteo.it – il ciclone fortunatamente arriverà ma in modo attenuato, di conseguenza non dovrebbero esserci allarmismi”.
Cosa succederà da venerdì
Nonostante il buon inizio primaverile con alta pressione e cielo azzurro, dal 21 di marzo prevalenti correnti di scirocco spingeranno umidità e nubi verso l’Italia con l’arrivo delle prime piogge e nevicate in serata sulle Alpi Occidentali. “Proprio da venerdì – continua Lorenzo Tedici – è previsto un peggioramento meteo moderato e a tratti forte a partire dalla Liguria, nella notte anche parte della Toscana. La perturbazione si intensificherà nella giornata di sabato e domenica con piogge al Nord e su parte del Centro. In questa nuova fase ci si attendono tanto scirocco, temperature minime in aumento, temporali e qualche possibile nubifragio anche nel Triveneto, mare mosso”.
Pioggia per una decina di giorni?
Per gli esperti la tendenza indica che potrebbe piovere per una decina di giorni, con un ulteriore passaggio piovoso tra domenica e lunedì e due cicloni all’orizzonte: un primo vortice è previsto martedì 25 marzo, un secondo, anche con aria polare più fredda per il 1 di aprile. Il passaggio tra Inverno e Primavera è caratterizzato da temperature minime che scendono anche sotto lo zero a causa di un nocciolo di aria fredda in arrivo dall’Ucraina. “Sono le pericolose “gelate tardive” – conclude Lorenzo Tedici – che spesso creano danni in agricoltura, mentre per quanto riguarda le massime, con il sole il termometro raggiunge valori tra 12 e 17 gradi”.