L’andamento dei prezzi rivaluta il “metallo della luna” anche nei confronti dell’oro
C’è chi lo chiama “oro dell’uomo comune”, perché il suo prezzo in genere più abbordabile lo rende particolarmente appetibile per gli investimenti in periodi in cui è maggiore la richiesta di metalli preziosi. E c’è chi lo ribattezza “metallo della luna”.
Si parla, in ogni caso, sempre dell’argento. Che, a sentire gli esperti del settore, presenta prospettive di crescita superiori al giallo “metallo nobile”.
Le stime di crescita dell’argento
Tutti i metalli preziosi hanno perso valore, da inizio anno, nella quotazione di mercato. Si va dal -8% del palladio, al -12% dell’oro, al -13% del platino, fino al -22% dell’argento.
Ma proprio la sottovalutazione di quest’ultimo metallo rispetto agli altri, in particolare rispetto all’oro, dovrebbe determinare, nelle previsioni del futuro prossimo, un recupero più marcato. Anche perché l’offerta delle raffinerie, nel 2022, dovrebbe crescere meno della domanda.
Già a settembre, mese con segno meno per tutti i metalli preziosi, l’argento si è posto in controtendenza. Se l’oro è sceso da 1.700 a 1.600 dollari l’oncia e il platino ha toccato i minimi di 830 dollari, l’argento è passato da 18 a 21 dollari l’oncia. Un risultato determinato anche dal fatto che la domanda fisica di questo metallo, nei primi 9 mesi dell’anno, è rimasta sui livelli del 2021, tra i più alti dal 2015, mentre le scorte sono ai minimi dal 2017.
Gli utilizzi dell’argento
La stima dell’ufficio studi di Ubs è di una crescita della domanda mondiale di gioielli del 15% e di argenteria del 20%. E mentre gli Stati Uniti sono al primo posto per la richiesta di argento per monete e investimenti, oltre a questi ultimi, l’India sostiene la domanda fisica per realizzare utensili, ornamenti e gioielli. E il Paese asiatico ha fatto registrare un aumento di importazioni da 2.773 a circa 5.100 tonnellate.
Finora, però, l’aumento della domanda fisica non ha compensato il calo della domanda da parte delle industrie (l’argento è utilizzato in più settori, a partire da quelli a maggiore innovazione tecnologica, come elettronica e fotografia, per l’alta conducibilità), che hanno ridotto la produzione per il rallentamento della crescita globale e la carenza di gas. La previsione, in questa prospettiva, è però quella di una ripartenza nel 2023.
Le quotazioni dell’argento
Il prezzo dell’argento viene costantemente calcolato in varie valute sui mercati internazionali. Vi è anche un fixing internazionale giornaliero, in dollari, da parte del London Silver Market (LBMA) della capitale inglese, piazza di riferimento. Attualmente siamo attorno ai 19,57 euro all’oncia.
Per determinare il prezzo degli oggetti in argento, invece, si fa riferimento alla quantità di rame, unito in lega per dare resistenza e durevolezza all’argento. Se il “999” è quello puro, normalmente il vasellame e l’oggettistica presente nelle nostre case è di argento “925”, mentre il meno puro è l’”800”.