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A Mestre il commercio 4.0

A Mestre il commercio 4.0
La presentazione del Distretto del Commercio in M9 a Mestre

Cultura, divertimento, shopping: “Mestre futura capitale della modernità”

L’obiettivo è ben preciso: rivitalizzare ulteriormente il tessuto commerciale di Mestre. Per farlo si punta sulla collaborazione tra Comune, associazioni di categoria e Camera di commercio, coinvolgendo tutte le imprese commerciali. E il mezzo per raggiungerlo si chiama “Mestre Shopping District: Fai Centro!”. Il logo identificativo, già registrato in 36 Paesi, è la Torre Civica stilizzata della piazza.
Vuol testimoniare l’importanza di riportare le persone a fare shopping in centro.

Via Carducci Mestre
Negozi in via Carducci a Mestre

E’ nato il distretto del commercio di Mestre. Il progetto interessa tutta l’area nel cuore cittadino: da piazza Ferretto a via Torre Belfredo, le vie Colombo, Carducci, Circonvallazione, l’intera via Piave fino alla stazione. Il secondo distretto riconosciuto dalla Regione Veneto, che fa parte del progetto, è quello di Zelarino. Sono invece in fase di riconoscimento quelli dell’area della Gazzera e Marghera.
Successivamente potrebbe estendersi anche a Carpenedo e Favaro-Campalto.

Tutta Mestre in un’ app

Cultura, divertimento, shopping. E, per far conoscere e diffondere il progetto, vetrofanie, loghi, mappe negli hotel e luoghi pubblici, fidelity card con sconti nei negozi e per visitare i musei.
“Il distretto del commercio – spiega Stefania Battaggia, direttrice del settore Servizi al cittadino e imprese del Comune di Venezia – nasce per rilanciare delle aree della città mettendo a conoscenza i residenti, ma anche chi la visita, di ciò che il centro offre in termini di servizi, esercizi commerciali di tutti i generi, luoghi di svago, eventi.
Il progetto si sviluppa attraverso attività ben precise a disposizione dei negozianti, che possono così farsi conoscere e promuovere le loro attività commerciali. Il tutto in stretta relazione con gli eventi che si svolgono e a tutto quello che complessivamente la città può fornire all’utente”.

Negozio in centro a Mestre

Da luglio sarà attiva una app in più lingue, realizzata da Infocamere. Tutti potranno scaricarla sul proprio telefono per esplorare il distretto e scoprire cosa vedere, dove andare a mangiare, i negozi per fare shopping, gli eventi, come arrivare in ogni luogo.
Ogni attività che aderisce al distretto troverà spazio nell’applicazione ed ogni esercente potrà godere di una vetrina digitale dove promuoversi e farsi trovare da cittadini e turisti.
I negozi saranno geolocalizzati e potranno caricare i propri volantini, lanciare promozioni, descrivere la propria offerta commerciale e offrire coupon.

Il modello Mestre

Nel perimetro del “Mestre Shopping District” sono presenti 770 attività, tra le quali 14 fanno da apripista al progetto. Per il mese di luglio è prevista un’ulteriore cinquantina di adesioni, per poi arrivare a comprendere tutti gli operatori del commercio. Nessuna quota di partecipazione, ma solo la volontà di fare rete per riportare i clienti in centro.
“E’ un progetto all’insegna della cooperazione e della tecnologia. Un modello – ha sottolineato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro nel corso della presentazione al Museo del Novecento – che a breve sarà replicato in tutta Italia e che parte da Mestre, la futura capitale della modernità. A Zelarino ha funzionato riuscendo a reggere la concorrenza dei centri commerciali. E’ la dimostrazione che il sistema funziona: dobbiamo ragionare ora in un grande contesto coordinato”.

Mestre negozi
Negozio in centro a Mestre

Per questo il Comune, mettendo sul piatto proprie risorse, ha nominato un direttore del progetto, per seguirne l’evoluzione. “L’idea è semplice – precisa Alberto Bozzo, dirigente Sviluppo mercati di Vela e manager di Mestre Shopping District – ed è di unire le forze in maniera propositiva, portando una cultura diversa che punti alla qualità. Capofila del progetto è il Comune e poi ci sono Camera di Commercio, Città Metropolitana, associazioni di categoria e naturalmente negozianti e ristoratori. Tutti insieme per il comune obiettivo di riportare residenti e turisti nei centri delle città”.

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