Se il rapporto dell’Associazione italiana di Oncologia Medica rivela un incremento nei numeri del cancro, l’immunoterapia sta facendo passi da gigante. A Roma un nuovo Centro tecnologico per le diagnosi
Il melanoma, tumore maligno della pelle che origina dai melanociti, le cellule che producono la melanina responsabile della colorazione della nostra cute, è uno dei principali tumori che sorgono in giovane età e in Italia è il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni.
Il positivo rovescio della medaglia è che oggi il 50% dei pazienti sopravvive dopo 10 anni dalla diagnosi.
Proprio per questo nelle nuove linee guida sul melanoma dell’European Society for Medical Oncology Esmo l’immunoterapia è passata da ultima opzione a terapia di prima scelta.
I progressi nella ricerca fanno vivere più a lungo
Tanto si sta facendo nel settore della ricerca e i numeri dell’ultimo rapporto di Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia Medica presentato lo scorso dicembre, lo confermano.
Le diagnosi di melanoma sono state quasi 17 mila lo scorso anno, circa 4.300 in più rispetto al 2023.
Tuttavia le possibilità di sopravvivenza sono aumentate progressivamente e in modo significativo negli anni in particolare grazie all’immunoterapia.
Gli esperti di Esmo provenienti da Europa, Stati Uniti e Australia hanno elaborato nuove raccomandazioni basate su dati scientifici, secondo le quali quella post intervento chirurgico (immunoterapia adiuvante) è indicata sia nei casi di melanoma di stadio IIB sia IIC. Non solo: è infatti anche la prima opzione nei casi di melanoma metastatico, prima o in sostituzione della terapia target a bersaglio molecolare che sfrutta specifiche caratteristiche di un tumore per rallentarne o inibirne la crescita. I dati del rapporto indicano che nel 2024, il melanoma ha avuto un incremento del 30% di diagnosi, alla metà delle persone ammalate però i traguardi raggiunti nella terapia permettono di sopravvivere dopo 10 anni dalla diagnosi.
Un nuovo centro avanzato di diagnostica dei tumori della pelle con macchinari che sfruttano l’IA
Nelle nuove linee dell’European Society for Medical Oncology Esmo, sono presenti anche due altre immunoterapie.
Una è la “dual block”, vale a dire quella composta da due farmaci che agiscono su due blocchi diversi di inibizione del sistema immunitario, da poco resa rimborsabile nei casi di melanoma non rimovibile con un intervento o metastatico. L’altra è l’immunoterapia neoadiuvante che si somministra prima dell’intervento chirurgico nei casi di melanoma metastatico.
La prevenzione, come spiegano i medici, rimane in ogni caso l’arma migliore contro il melanoma. In questa direzione, all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma lo scorso dicembre è stato inaugurato il nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata, una struttura all’avanguardia nella cura e nel trattamento delle patologie dermatologiche. Il progresso tecnologico ha permesso di integrare lo sviluppo di imaging cutaneo ad altissima risoluzione e analisi digitali coniugate con l’intelligenza artificiale per arrivare a percorsi ideali di diagnosi e gestione delle malattie dermatologiche. Tecnologie avanzate e competenze mediche specialistiche possono garantire diagnosi rapide, accurate e non invasive.