L’Ulss3 Serenissima ha fatto un passo avanti nel campo della tecnologia medica. Di recente il Comune di Venezia ha adottando nuovi strumenti all’avanguardia per far fronte alla difficile situazione sanitaria.
Si tratta di mezzi moderni e tecnologici che consentono di far arrivare un parere medico anche a chi è isolato in casa perché contagiato dal virus. Una sorta di ‘medicina a distanza’, utile e innovativa, che pone l’accento sull’efficienza dell’organizzazione sanitaria veneta.
La novità della telemedicina: un parere medico direttamente a casa tua
I medici USCA (unità speciali a supporto dei medici di famiglia) incaricati portano la tecnologia nelle case dei positivi isolati consegnando due tipi di devices per la misurazione di alcuni dati e l’invio immediato di questi nel database della telemedicina dell’Ulss 3.
I due strumenti, piccoli gioiellini della telemedicina, vengono utilizzati per rilevare i parametri essenziali dei pazienti Covid: dalla pressione alla saturazione, dall’elettrocardiogramma di base alla temperatura corporea. L’operazione di misurazione è molto semplice e può essere svolta interamente a casa: il contagiato non rischia di trasmettere il virus.
Le informazioni rilevate sono così immediatamente a disposizione sia dei medici USCA che valutano i positivi-al-covid a domicilio, sia del Medico di Medicina Generale che continua ad essere il primo riferimento dei pazienti.
Il contagiato in isolamento gioca un ruolo attivo
I devices possono essere consegnati dai medici USCA ai pazienti sintomatici che sono in grado di servirsene.
‘Saranno così i pazienti stessi ad utilizzarli – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – permettendo ai devices di fare da collegamento istantaneo con gli USCA e con il Medico di Famiglia’.
Dei due strumenti, l’Ulss 3 Serenissima ha messo a disposizione dei medici USCA già un’ottantina di esemplari.
Sebbene il meccanismo di utilizzo sia elementare, alcuni contagiati isolati, specie se anziani, potrebbero non comprendere a fondo la procedura. In questo caso i devices rimangono nelle mani dei medici preposti.
L’alert automatico in caso di necessità
I due devices sono in grado non solo di rilevare e trasmettere i dati raccolti, ma anche di segnalare con un alert l’eventuale rilevazione di dati anomali o preoccupanti.
La segnalazione avviene tramite la piattaforma di telemedicina dell’Azienda sanitaria.
Un’altra opzione: l’app di Paginemediche
Ai pazienti sintomatici giovani e in grado di utilizzare ad un livello maggiore le recenti acquisizioni della tecnologia digitale, si riserva un’ulteriore strada.
Si tratta di una app dedicata al telemonitoraggio sviluppata dalla piattaforma Paginemediche. Grazie a questa pagina online di telemedicina, Venezia è la prima città in Italia per medici in rete e videovisite effettuate. In meno di due mesi, l’Ulss 3 Serenissima vanta 1050 medici connessi e 700 videovisite specialistiche svolte.
La medicina più ‘teleconnessa’
Con la telemedicina, non solo viene potenziano il rapporto tra medico e paziente ma quest’ultimo
può condividere la propria cartella clinica unica, virtuale e interattiva con uno specialista.
‘Se oggi possiamo dotare i pazienti positivi di queste strumentazioni – sottolinea il Direttore Generale Dal Ben – non è tanto perché ne abbiamo acquistati; conta piuttosto che sia già attivo a casa nostra il sistema complessivo della telemedicina, e conta che a questa piattaforma vasta abbiano già aderito tutti gli specialisti degli Ospedali ma anche moltissimi dei medici del territorio, dei medici di famiglia e anche il loro ‘braccio armato’, che sono i medici USCA.’
Si tratta di un’ottima iniziativa.
Per il contagiato a domicilio rimangono alcuni problemi pratici:
– Chi e come consegna la spesa?
– Chi e come ritira la spazzatura?
-Chi e come si occupa della biancheria da lavare?
Non sono cose marginali, purtroppo