Negli ultimi 2 anni, da quando è scoppiata la pandemia, gli esami di maturità si sono svolti con l’inedita formula emergenziale senza prove scritte.
Nel 2022, emergenza sanitaria permettendo, si potrebbe però tornare al passato. Nulla, in tal senso, è ancora ufficialmente stato deciso.
Ma gli studenti hanno già manifestato la loro posizione contraria attraverso una petizione online che continua a raccogliere adesioni e si sta avvicinando il primo obiettivo di 7.500 firme.
La petizione
Lanciata da “Studenti maturanti” sulla piattaforma gratuita di campagne sociali “change.org”, la petizione è stata diretta espressamente al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Noi studenti maturanti – scrivono i proponenti – chiediamo l’eliminazione delle prove scritte all’esame di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere un esame scritto in quanto pleonastico”.
“I professori curricolari nei cinque anni trascorsi – prosegue la petizione – hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. L’ulteriore stress di un’esame scritto remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta. Sicuri di un suo positivo riscontro le porgiamo i più cordiali saluti”.
Esame di maturità: la versione 2021
Il ministro Bianchi, di recente, si è dichiarato favorevole alla permanenza dell’elaborato all’orale.
Non è da escludere, quindi, che alla fine potrebbe essere rinviato il ritorno alla forma tradizionale dell’esame, mantenendo la struttura basata su un unico orale, per quanto “rinforzato” e imperniato sull’elaborato assegnato dal Consiglio di classe entro fine aprile.
Per la maturità 2021, si introdusse, ai fini della valutazione finale, anche il cosiddetto “Curriculum dello studente”, basato sulle esperienze extra-curriculari svolte nel corso degli anni. In questa versione, una valenza maggiore è stata attribuita al credito scolastico, riducendo il peso relativo della prova orale.
La maturità tradizionale
Prima del Covid, l’esame si basava invece su due prove scritte: la prima di Italiano, la seconda sulle materie caratterizzanti l’indirizzo di studio, variabili cioè a seconda del tipo di scuola e decise dal Ministero entro fine gennaio.
La possibilità di un ritorno a questa formula potrebbe essere suggerita dalla fissazione delle due rispettive date, il 22 e il 23 giugno 2022, alle 8.30, già stabilita dal Ministero.
In tal caso, per ogni scritto sarà possibile conseguire fino a un massimo di 20 punti.
Altri 40 (più eventuali 5 punti di bonus assegnabili dalla commissione) si legheranno ai crediti scolastici e i restanti 20 all’orale. Prove conclusive che, di norma, dovrebbero cominciare il lunedì successivo al secondo scritto, per concludersi, al ritmo di 5 candidati al giorno, entro metà luglio.
Alberto Minazzi