La chiamano “la città dei sassi” e proprio per i suoi sassi, dal 1993 è Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ma Matera, tra le città più antiche e caratteristiche al mondo, è tutt’altro che monocolore.
E svetta anzi al primo posto nella classifica del Centro Studi Enti Locali (Csel) commissionato da AdnKronos come capoluogo con la maggior superficie di verde urbano.
Il verde di Matera
Nata a partire proprio dalle grotte naturali scavate nella roccia, vanta 60.236.090 metri quadrati di verde, di cui 59.229,010 riferiti a verde storico.
Tra i capoluoghi di provincia, quindi, risulta essere quello con una superficie di verde a disposizione di ogni cittadino maggiore, tanto da alzare, insieme a Potenza, la media delle città del sud: 33,7 mq per ogni abitante a fronte di una media nazionale di 31 mq e di una media, nelle città del nord, di 34,8 mq.
Il nord Italia mantiene dunque il maggior numero di aree verdi della penisola, mentre il sud conta ancora un terzo di capoluoghi con meno di 9 mq di verde per abitante.
Un nuovo piano del verde per raggiungere nuovi traguardi
Matera, però, con il suo straordinario patrimonio verde, cambia le carte in tavola per l’intero meridione.
L’ambizione è quello di attestarsi come “comune green” e per questo il nuovo piano del verde intende passare da una “funzione prevalentemente ricreativa e ornamentale a un’ottica di salute e benessere delle persone e della città”.
La classifica del verde urbano
Se Matera, tra le città capoluogo, risulta al primo posto per la presenza di verde pubblico, a contendere il primato è Roma, che la segue al secondo posto con 48.165,476 mq. Rientrano poi nella top 5 Trento, con 47.991,834 mq, Milano con 24.993,706 mq e Torino con 19.840,807 mq.
L’ultimo posto è occupato da Imperia, che dispone di soli 252.950 mq di verde pubblico.
“Se questi dati sono condizionati anche dalla dimensione dei capoluoghi di provincia – rileva la classifica – il capoluogo con la maggior incidenza percentuale di densità di verde urbano è Sondrio (30,76%) seguito da Trento (30,4%) e Monza (21,97%).
Agli ultimi posti, invece, si trovano Enna (0,09%), Caltanissetta (0,12%) e Crotone (0,13%).
Le medie nazionali
La media nazionale, in termini di incidenza percentuale di densità di verde urbano è del 3,09%.
12 capoluoghi di provincia superano però il 10% (oltre a Matera, Sondrio, Trento e Monza, anche Cagliari, Gorizia, Pescara, Milano, Trieste, Pordenone, Torino e Como), mentre ben 33 hanno una percentuale di densità di verde urbano inferiore all’1%.
Ogni città vanta prevalenza di tipologie diverse di verde pubblico.
Nel caso di Trento, per esempio, si tratta per lo più di aree boschive, per Milano di grandi parchi urbani, a Torino di verde storico così come, a Trieste, di verde incolto.
L’Aquila ha la percentuale più alta di aree verdi attrezzate (79,68%), mentre Firenze ha destinato il 20,24% del proprio verde urbano alle aree verdi sportive.
Consuelo Terrin