Tra martedì 12 e mercoledì 13 aprile, coinvolti 13 pazienti e 150 operatori per 17 organi
“Abbiamo realizzato probabilmente la maratona di trapianti più impegnativa per numeri e complessità degli interventi mai realizzata in Italia”.
Le parole del direttore generale, Giuseppe Dal Ben, raccontano perfettamente le 48 ore in cui, all’Azienda Ospedale-Università di Padova, sono stati impiantati ben 17 organi in 13 pazienti.
Esattamente, i trapianti hanno riguardato 6 reni, 4 fegati, 6 polmoni e un cuore, prelevati da donatori di Padova, Mestre, Vicenza e Trieste.
Coinvolti 4 grandi ambiti chirurgici: “generale 2”, “rene e pancreas”, “cardiochirurgia”, “toracica”.
A coordinare gli interventi, il Centro regionale trapianti della Regione Veneto e il Coordinamento ospedaliero per i trapianti.
Tra martedì e mercoledì 13 aprile, nelle sale operatorie si sono alternati 150 operatori, organizzati in 15 équipe, dei più diversi ambiti medici: chirurghi, anestesisti e rianimatori, personale infermieristico, operatori socio-sanitari, Suem 118, personale di laboratorio. Ma anche perfusionisti, radiologi, anatomo-patologi e medici legali, microbiologi.
La cronaca delle due giornate
L’impianto vero e proprio dei 17 organi, durato complessivamente 36 ore, è stato preceduto dalle attività di espianto dai donatori.
Come accade spesso per i trapianti, è stato minimo il tempo di preavviso per i trapiantati, molti dei quali sono dovuti partire, in alcuni casi anche nel cuore della notte, da regioni distanti dal Veneto.
“È stato uno sforzo davvero importante – ammette Dal Ben – dove ogni tassello di questo mosaico è stato studiato e posizionato in pochissimo tempo, per arrivare a far partire numerose operazioni chirurgiche in contemporanea o a brevissima distanza. In poche ore è stata data una nuova vita a 13 persone, grazie alla generosità dei donatori e delle loro famiglie”.
I trapianti in Veneto
“Il Centro trapianti di Padova – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia – ha confermato che quella della sanità veneta è una macchina organizzativa in perfetta efficienza. L’eccezionale successo raggiunto dai professionisti di Padova con questo record di trapianti è indiscutibilmente un risultato storico per la sanità di tutto il Paese”.
Zaia ha quindi ricordato come, nel 2021, il Veneto, con 452 interventi, sia stato secondo per trapianti alla sola Lombardia. E Padova è il secondo Centro d’Italia, con 326 trapianti, ma primo per polmoni (25 su 117 a livello nazionale), pancreas (19 su 54) e rene da vivente (48 su 341).
Nel 2022, al 10 aprile, sono stati già eseguiti 138 trapianti, con un +15 rispetto allo scorso anno.
Alberto Minazzi