Veneto e Emila Romagna ritornano rosse
L’ European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo, ha aggiornato la sua mappa Covid relativa ai Paesi a maggior rischio
Inizialmente erano quattro le zone italiane caratterizzate dal colore rosso scuro: Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. Poi in serata è intervenuta una correzione che ha portato Veneto e Emilia Romagna a diventare rosse.
Il colore rosso scuro è stato inserito, su proposta della presidente Von Der Leyen, in aggiunta ai quattro colori già esistenti nell’Unione europea per il monitoraggio del Covid: verde, arancione, rosso e grigio. Indica le aree in cui il virus circola a livelli molto elevati, con il tasso di notifica dei casi superiore a 500 ogni 100mila persone.
Il rosso scuro
L’aggiunta di questa nuova colorazione è stata proposta in relazione alla comparsa di nuove varianti del Coronavirus per scongiurare la chiusura delle frontiere, che porterebbe danni ingenti alle economie dei Paesi dell’Unione e al contempo per tutelare gli stessi dalla propagazione del virus.
La proposta deve ancora esser approvata dai Paesi membri. Ma il colore rosso scuro, che prevede conseguenze concrete per i viaggiatori, fa già parte delle variazioni cromatiche settimanali.
Partire o tornare da una zona contrassegnata dal rosso scuro significa doversi sottoporre a test e quarantene.
Disposizioni che valgono per tutti i viaggiatori a eccezione dei transfrontalieri, che per lavoro o motivi di famiglia oltrepassano i confini molto spesso, e ai lavoratori del settore dei trasporti.
Gli altri colori
La mappatura dell’Ecdc esiste dal mese di ottobre 2020, quando il Consiglio d’Europa ha emanato una raccomandazione ai ventisette Stati membri affinché fossero regolamentati gli spostamenti all’interno degli stessi.
Sono almeno tre i criteri che la determinano. Innazittutto il numero dei casi di positività registrati ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni. Poi il numero di test per 100 000 abitanti effettuati nell’ultima settimana (tasso di test effettuati) e infine la percentuale di test positivi effettuati nell’ultima settimana (tasso di positività dei test).
La mappa si colora di verde se il tasso dei casi registrati negli ultimi 14 giorni è inferiore a 25 e il tasso di positività dei test è inferiore al 4%; di arancione se il tasso dei casi registrati negli ultimi 14 giorni è inferiore a 50, ma il tasso di positività dei test è pari o superiore al 4%, oppure se il tasso dei casi registrati negli ultimi 14 giorni è compreso tra 25 e 150 e il tasso di positività dei test è inferiore al 4%; di rosso se il tasso dei casi registrati negli ultimi 14 giorni è pari o superiore a 50 e il tasso di positività dei test è pari o superiore al 4%, oppure se il tasso dei casi registrati negli ultimi 14 giorni è superiore a 150. Infine, di grigio se non sono disponibili informazioni sufficienti o se il tasso di test effettuati è inferiore a 300 ogni 100mila abitanti.
Valentina Rossi