Aumentano gli articoli e ci sono alcune novità. Spazio limitato per i prossimi emendamenti alla Legge di Bilancio
L’iter verso l’approvazione della Legge di Bilancio, che deve ottenere il via libera in Parlamento entro il prossimo 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, registra un ulteriore passo avanti.
Nelle giornata di martedì 29 novembre, la bozza aggiornata della manovra, salita ora da 156 a 174 articoli, ha ricevuto la bollinatura della Ragioneria di Stato ed è stata anche firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Con la trasmissione formale del testo alle Camere, parte così l’iter di discussione in aula e nelle Commissioni. E la necessità di fare presto sembra sposarsi con l’intenzione, manifestata dai capigruppo dei partiti di maggioranza, dopo la riunione di ieri, di ridurre al minimo la proposizione di emendamenti.
In tale direzione vanno anche le indicazioni, raccolte dall’agenzia Ansa, di un accantonamento di appena 400 milioni di euro da parte del Ministero dell’Economia per coprire gli emendamenti di iniziativa parlamentare.
Tra le novità della manovra, l’ulteriore finanziamento delle opere per i Giochi Olimpici Cortina-Milano 2026
Proprio nell’ottica di ridurre al massimo i tempi, che vede concordi tutti i partiti al Governo, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha già convocato i principali sindacati a Palazzo Chigi per una riunione, in agenda mercoledì 7 dicembre alle 12.30, alla quale interverranno anche i ministri economici.
Alcune novità, rispetto al testo originariamente licenziato dal Consiglio dei Ministri, sono però già presenti nella nuova bozza bollinata.
A fronte della cancellazione di due misure, su fabbisogni standard e fondazione Enea Tech biomedical, è stata per esempio introdotta un’intera “Sezione II” sull’ “Approvazione degli stati di previsione” dei Ministeri.
Vi è anche la nuova previsione di due fondi per la cybersicurezza e l’autorizzazione alla spesa per il completamento delle linee della metropolitana di Roma che parte da 50 milioni per il 2023 e arriva a 450 milioni per il 2032, come limite massimo di concorso dello Stato agli oneri.
La spesa è invece autorizzata per complessivi 400 milioni per il finanziamento del fabbisogno residuo del Piano complessivo delle opere per i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Cortina-Milano 2026.
Nello specifico sono 120 milioni per il 2024, 140 per il 205 e altrettanti per il 2026.
Questi si vanno ad aggiungere ai 180 milioni di euro già finanziati per l’anno 2022, ai 240 milioni di euro per il 2023, ai 125 milioni di euro per il 2024, ai 55 milioni di euro per il 2025, ai 65 milioni di euro per il 2026 e ai 235 milioni di euro per il 2027, “destinato – si legge nel testo della Legge di Bilancio- agli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR”.
Per le opere legate ai Giochi Olimpici, dunque, complessivamente lo Stato ha autorizzato finanziamenti per 1 miliardo e 300 mila euro.
Le principali misure confermate: pagamenti digitali obbligatori solo sopra ai 60 euro
Nel testo della manovra firmato dal Presidente Mattarella sono state invece confermate le misure più significative annunciate dal Premier nei giorni scorsi.
Tra queste, il riassetto del reddito di cittadinanza, che potrà essere fruito per altri 8 mesi, anche in cumulo con i lavori saltuari.
osì come il taglio del cuneo fiscale di 2 punti per i redditi fino a 35 mila euro e di 3 punti fino a 20 mila.
Pur restando in piedi l’interlocuzione con l’Unione Europea per la fissazione della soglia effettiva, resta a 60 euro la previsione della spesa sopra la quale i commercianti devono accettare i pagamenti digitali, mentre sale a 5 mila euro quella del contante spendibile in un’unica soluzione.
E poi i 21 miliardi contro il caro bollette, con il venir meno degli oneri impropri di quelle elettriche, l’innalzamento a 15 mila euro della soglia Isee per il bonus sociale e il potenziamento del credito d’imposta per le imprese.
Sul fronte pensionistico, l’introduzione della nuova “Quota 103” per l’uscita anticipata dal lavoro, la revisione del meccanismo di indicizzazione (con le minime aumentate a 600 euro) e una proroga di “Opzione donna”, (saltata l0opzione legata al numero dei figli )ma con requisiti più stringenti.
Alberto Minazzi