Un nuovo “rinascimento economico, sociale e ambientale”, figlio di una “cultura antica fatta di intelletto e passione” e di “comportamenti virtuosi che possono trasformarsi in vantaggi ambientali, sociali ed economici”.
Una consapevolezza che le imprese di Confindustria Venezia e Rovigo hanno messo nero su bianco, dando vita al manifesto “L’alfabeto delle imprese per la sostenibilità” e ponendosi in prima linea nella transizione verso l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, le emissioni atmosferiche, la mobilità sostenibile, il contrasto al cambiamento climatico.
In sintesi, gli obiettivi definiti da Agenda 2030.
21 punti, 21 lettere
Articolato in 21 punti, il Manifesto indica una strada da percorrere a fianco delle istituzioni, nella convinzione che “per affermarsi a livello europeo e internazionale sia oggi necessario capitalizzare tutte le soluzioni e le potenzialità già presenti nel territorio sposando politiche industriali moderne e incentrate su un lavoro a più alto contenuto tecnologico senza disperdere l’eredità della propria vocazione”.
I punti di sviluppo sono tanti quanti le lettere dell’alfabeto e aprono con una considerazione generale: la convinzione che vi siano i presupposti per avviare “un ciclo economico virtuoso attraverso l’inclusione della sostenibilità nel modello di business delle imprese”.
Gli obiettivi da raggiungere
Ogni altro punto va a toccare poi gli obiettivi fissati dal manifesto. La decarbonizzazione, il risparmio energetico, la digitalizzazione, la pratica del riciclo e del riuso. Ancora, la bioeconomia circolare e la riduzione del consumo di suolo, la valorizzazione del patrimonio urbano e la produzione elettrica da fonti rinnovabili, l’elettrificazione dei trasporti e il favore all’uso del trasporto ferroviario per passeggeri e merci, dei veicoli elettrici e dell’idrogeno verde.
Venezia e l’ambiente
Alla presentazione del Manifesto di Confindustria, anche il comune di Venezia, che lo ha sosttoscritto. “Tutto ciò che viene enunciato fa parte degli indirizzi e della politica di questa Amministrazione – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica e all’ambiente Massimiliano De Martin -. La questione ambientale non va più affrontata in modo parcellizzato, ma all’interno di un sistema. E’ un tema che va oltre le singole città, per questo è importante vedere intorno a un tavolo tutte le realtà territoriali impegnate in un percorso di responsabilità per la creazione di valore condiviso”.