Il punto del presidente Zaia: “Abbiamo evitato un disastro”. Pesanti disagi anche a Milano e nel Torinese
Un anno esatto dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna (con 17 morti, 20 mila sfollati e danni per circa 10 miliardi di euro), il Nord Italia è alle prese con un’altra ondata di precipitazioni che stanno mettendo in crisi il territorio.
In Lombardia, e in particolare a Milano, per esempio, dopo il Lambro è esondato anche il Seveso. In Piemonte, soprattutto la provincia di Torino è interessata da frane e strade chiuse. In Veneto, invece, come ha sottolineato il presidente Luca Zaia in un apposito punto stampa, per la prima volta sono stati utilizzati tutti e 6 i bacini di laminazione, 5 in provincia di Verona.
Zaia: “Abbiamo evitato un disastro”
“Mai – ha dichiarato Zaia – era successo di mettere in funzione tutti i bacini: questo dà la dimostrazione dell’intensità della pioggia caduta in poche ore. Abbiamo raggiunto una punta di 229 millimetri: una quantità che si ha normalmente in 24 ore e invece si è riversata sul Veneto in sole 6 ore. Se non avessimo avuto i bacini – ha proseguito Zaia – con questa bomba d’acqua avremmo avuto allagamenti di molte città, paesi, scantinati. In giro per Vicenza, oggi, avremmo avuto i gommoni, invece che le auto. Abbiamo evitato un disastro”.
Il presidente del Veneto, in ogni caso, mantiene alta la guardia. “Ai cittadini – ha concluso – diciamo di fare ancora massima attenzione. Le prossime 24 ore, quando la perturbazione dovrebbe spostarsi soprattutto verso il Veneto Orientale, e quindi intaccare un po’ le province di Treviso e Belluno e la parte bassa dell’Alpago saranno di assoluta attenzione e massima allerta. I 5 bacini che interessano il Bacchiglione e Vicenza in generale non sono pieni, ma hanno invaso più o meno il 50%, ma in questa fase non abbiamo preoccupazioni sullo svuotamento per la messa in sicurezza dei territori”.
Le previsioni: il maltempo continua
A confermare l’allerta sono anche le previsioni dei meteorologi di iLMeteo.it. È annunciato infatti l‘arrivo di una seconda perturbazione associata a un ciclone stazionario sulla Normandia. Dalla Francia, le nubi si sposteranno sul Nord e sulla Toscana, con nubifragi sparsi soprattutto sulla Liguria di Levante, sull’Alta Toscana e sul territorio della Pianura Padana, dalla Lombardia verso Est, in particolare proprio sul Triveneto.
Il maltempo è destinato a diffondersi ulteriormente dal pomeriggio di oggi, giovedì 16 maggio, con possibili supercelle temporalesche tra Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Da venerdì 17 è atteso un deciso miglioramento, al Nord, anche se insisteranno temporali su Alpi, Prealpi e pianure adiacenti, con una tregua fino all’inizio della prossima settimana.
Nel weekend, le piogge torneranno però sul nostro Paese, anche se, stavolta, interesseranno il Centro-Sud, con rovesci in arrivo sul Basso Tirreno, in particolare tra Sicilia e Calabria.
Alberto Minazzi