Oltre un milione e mezzo di casi di Dengue. Innalzata l’allerta anche in Italia
E’ emergenza nel Paese sudamericano per l’infezione Dengue. I dati più recenti del Ministero della Salute brasiliano rivelano che ha portato alla morte di 391 persone, mentre su altri 854 decessi sono in corso le indagini per comprendere se possano essere riconducibili all’infezione veicolata dalle zanzare.
I casi sospetti segnalati sono arrivati a 1.583.183, dei quali 12.652 gravi .
Il tasso di incidenza è pari a 757,5 casi ogni 100mila abitanti tanto che in 9 Stati è stata dichiarata l’emergenza sanitaria.
Guardando all’Italia, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, riferisce che attualmente la situazione non è allarmante ma c’è attenzione, perché sono stati registrati casi e anche decessi per questa malattia.
Il Ministero della Salute rassicura: situazione non allarmante in Italia
Dengue a Zika, dalla Chikungunya a West Nile, ma anche Malaria e Febbre gialla sono malattie vettoriali ovvero un organismo vivente, in questo caso la zanzara, trasmette l’agente infettivo all’uomo o a un altro animale.
Come rileva l’Istituto Superiore della Sanità, negli ultimi decenni la diffusione della Dengue è aumentata in molte regioni tropicali.
Ogni anno in tutto il mondo sono registrati circa 390 milioni di casi di infezione con un’incidenza cresciuta di 30 volte negli ultimi 50 anni.
Nel 2023 ci sono stati in Italia 362 casi di Dengue, di cui 82 autoctoni. Nel 2024, secondo quanto riferisce il ministro della Salute Orazio Schillaci, alla data del 21 febbraio sul territorio nazionale sono stati identificati 48 casi confermati di Dengue, tutti importati. Una situazione che definisce non allarmante.
Tuttavia, in un pianeta sconvolto dal cambiamento climatico, si corre il rischio che infezioni che fino ad oggi si pensavano molto lontane da noi possano trovare le condizioni giuste per diffondersi anche in Europa e in Italia, dove le zanzare certo non mancano.
L’allerta precauzionale, controllati porti e aeroporti
La malattia che ha causato una forte allerta in Brasile ha portato a innalzare i livelli di guardia quindi anche in Italia, in particolare nei porti e negli aeroporti.
Il Ministero della Salute ha infatti emesso una circolare agli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera Usmaf-Sasn per far sì che controllino i mezzi e le merci in arrivo dai Paesi dove il rischio Dengue è alto o endemico. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti anche se ci sono stati casi trasmessi da Aedes albopictus.
I sintomi si presentano nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura della zanzara e sono febbre con temperatura anche molto elevata, mal di testa acuti, dolori dietro e attorno agli occhi, dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle a distanza di tre-quattro giorni dall’insorgenza della febbre.
Nei bambini i sintomi tipici sono spesso assenti. La malattia ha un tasso di mortalità molto basso, circa l’1% dei casi che però sale al 40% quando si complica nella forma emorragica.
La prevenzione più efficace consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare, vettori del virus, e di utilizzare per questo repellenti, zanzariere e tende e vestirsi in modo da essere protetti soprattutto nelle prime ore del mattino quando sono più attive. Non esiste un trattamento specifico per la Dengue ma dallo scorso settembre in Italia l’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato il primo e unico vaccino contro la malattia che può essere somministrato a partire dai 4 anni di età.