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Boom dell'export del made in Italy agroalimentare durante la pandemia

Boom dell'export del made in Italy agroalimentare durante la pandemia

Il made in Italy agroalimentare, nell’anno della pandemia, è cresciuto soprattutto nell’export.
Questo in controtendenza rispetto all’economia nazionale, che ha registrato nell’anno 2020 un crollo del 10,8% nelle spedizioni all’estero. Secondo un’analisi Coldiretti basata su dati Istat, le esportazioni dei prodotti agroalimentari sono aumentate dell‘1,4%.
E’ soprattutto la Germania a comprare italiano (+5,5%), seguita, nonostante i dazi, dagli Stati Uniti (+5,2%).
Un simbolo, tra tutti i prodotti orgogliosamente italiani, è il Grana Padano, che si conferma il prodotto DOP più consumato al mondo, con un totale di 5.255.451 forme prodotte pari al +2,2% rispetto al 2019.
Solamente all’export, che per questo prodotto è aumentato  del 3,4% sono state destinate 2.112.870 forme (da 37 kg).
“Ma il vero boom – dichiara Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano- riguarda i consumi retail in Italia dove siamo cresciuti del +6,4% e dell’1,5% negli altri canali, con 2.900.000 forme vendute in Italia, pari al 59% del totale. Rimanere in casa ha favorito e compensato ciò che si è perso nella ristorazione e i consumi sono andati decisamente bene sia in Italia che all’estero. Il 2020 è stato quindi un anno che ci ha dato buoni risultati sui consumi complessivi ma che speriamo di non rivivere, anzi di tornare quanto prima alla normalità perché, al di là dei buoni risultati economici, ha portato con sé dolori, preoccupazioni e gravi lutti”.

 

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