Nel Museo del ‘900 di Mestre, mostre ed eventi per un’offerta culturale a 360 gradi
Fulvio Roiter, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto: tre grandi fotografi veneziani protagonisti, assieme ad altri maestri italiani dello scatto, della mostra “L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore”, visitabile fino al 16 giugno 2019 nel complesso museale M9 di Mestre.
Immagini che parlano, straordinarie foto in bianco e nero e a colori che raccontano frammenti di storie del Novecento.
Si tratta della prima mostra temporanea prodotta per M9 da Casa dei Tre Oci e Civita Tre Venezie di Venezia e rappresenta il continuo ideale della narrazione multimediale permanente sul Ventesimo secolo e le sue trasformazioni, ospitata nei primi due piani del Museo. L’esposizione, curata da Denis Curti, propone oltre 230 scatti realizzati da 24 fotografi italiani, ciascuno dei quali offre al visitatore il suo personale sguardo sui cambiamenti dell’Italia nel corso del Novecento legando le sue immagini ad un tema.
Così, solo per citare alcuni dei principali artisti presenti in mostra, l’occhio si sofferma sui prestigiosi scatti di Fulvio Roiter “Intorno al Neorealismo”; Gianni Berengo Gardin “Morire di classe”; Luca Campigotto “Venetia obscura”; Letizia Battaglia “La mafia a Palermo”; Gabriele Basilico “Milano. Ritratti di fabbriche”; Mario Giacomelli “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”; Nino Migliori “Gente dell’Emilia”; Franco Fontana “Inventare lo spazio”; Massimo Vitali “Le spiagge e le discoteche italiane”.
A completare la mostra , una selezione di circa 100 libri che si possono consultare, video interviste ed un vasto archivio documentario sugli autori.
«M9 non è solo Museo permanente e mostre temporanee, ma si fa forte di una proposta culturale per tutte le età e per tutti i gusti con un ricco calendario di iniziative che nei prossimi mesi sarà incrementata», sottolinea il direttore Marco Biscione».
Un esempio recente è stato l’happening musicale con il cast di “We Will Rock You”.
I più grandi successi dei Queen hanno animato l’atrio del Museo, a pochi giorni dall’ annuncio del trionfo del film “Bohemian Rhapsody” ai Golden Globe. I cantanti-attori di questa rock opera, tra i musical più apprezzati al mondo, hanno eseguito dal vivo alcuni brani dello spettacolo accompagnati al pianoforte da Antonio Torella, tastierista e direttore vocale dello spettacolo.
Sabato 26 gennaio 2019 l’appuntamento sarà invece con un Flash Mob, ideato e curato dalla coreografa Wanda Moretti, che vedrà la partecipazione degli allievi delle scuole di danza del Veneto che aderiranno all’ iniziativa.